24 Novembre 2024

Il “caso Alcantara”, la Regione decida cosa fare del Parco Fluviale

Michele La Rosa – L’Ente Parco al centro di numerosi articoli in questi giorni. La nomina di un commissario, da parte della Regione,che segue di poche ore una iniziativa del Comitato Esecutivo del Parco che delegava il suo vice presidente ad assumere la regia dell’ente, è emblematico di un sistema che va rivisto. Per riassumere, in data 27 il Comitato Esecutivo delegava Giuseppe Intelisano, sindaco di Calatabiano, e vice presidente in carica del Parco dal 2016, a guidare l’ente fino a nuovi risvolti visto che il presidente Giuseppe Arena si era dimesso il 6 ottobre e l’ente risultava senza organi di vertice. Il 29 sera dalla Regione giunge un comunicato stampa ufficiale dove si conferma la nomina del nuovo Commissario (…l’ennesimo) del Parco fluviale dell’Alcantara nella persona di Lorenzo Ruisi, ma questa nomina in via ufficiosa circolava già da qualche giorno. La vicenda e le due “nomine” hanno suscitato un vivace dibattito, anche perchè la decisione del Comitato Esecutivo di delegare l’attuale vice presidente Giuseppe Intelisano ad assumere la guida dell’ente(…seppur durata poche ore)non è piaciuta a qualche sindaco del Consiglio del Parco, come Carmelo Blancato, sindaco di Motta Camastra che auspicava almeno un confronto con tutti i 12 sindaci. Certo è che anche il comunicato stampa che indicava ” Intelisano il nuovo Presidente del Parco” ha creato ulteriori malumori, ma qui anche redazioni e giornalisti distratti sono caduti nell’equivoco:Il Comitato non può nominare il Presidente del Parco, la cui nomina spetta solo alla Regione, Intelisano era delegato a svolgere solo il ruolo di supplente, essendo vice presidente, a coordinare l’attività dell’Ente e dare così continuità. Certo anche qui è un capitolo strano:la figura del vice presidente esiste da un decennio, periodo in cui si sono alternati almeno 3 sindaci di diversi comuni. Ma ci chiediamo, e chiediamo, può esistere un vice presidente senza che esista il Presidente visto che l’Ente era commissariato fino a giugno? Chissà, anomalia che non convince. La vicenda di questi giorni riaccende i riflettori sull’ente Parco Fluviale e sul suo futuro, quanto durerà questo nuovo periodo di Commissariamento ? Il Parco, ha compiuto 19 anni dalla sua istituzione, di cui quasi 18 anni sempre sotto la regia di commissari straordinari designati dalla Regione. A parte il breve periodo di Bruno De Vita e in ultimo Giuseppe Arena (appena 4 mesi) l’Ente è sempre stato commissariato.Perchè non si riesce a dare un assetto organizzativo di lunga scadenza? Certo è che probabilmente anche i sindaci dei 12 comuni dovrebbero rivendicare con più forza e chiedere cosa si vuole fare di questo Parco, piuttosto che delegare a logiche partitiche e politiche palermitane certe scelte. Le uniche certezze al momento sono che il Parco resta ancora commissariato e con una perimetrazione provvisoria, con una proposta in attesa di essere esitata che potrebbe portare a 18 i comuni dell’area protetta, una serie di progetti in itinere alquanto importanti, esigenze diverse per il controllo, la vigilanza e la valorizzazione del territorio interessato, ricordando altresì che la moria di pesci registrata quest’anno, a causa del fiume in secca, aspetta ancora risposte visto che, a quanto pare dai primi accertamenti, non è solo un problema di siccità e mancanza di piogge.