21 Novembre 2024

LINGUAGLOSSA – Babbo Natale a Villa Eden:regali per i nonnini

MICHELE LA ROSA – Stavolta Santa Claus non è andato a trovare i bambini ai piedi dell’Etna, ma i nonnini di Villa Eden. Stavolta i regali sono stati per loro che da mesi affrontano questo difficile momento dell’emergenza coronavirus, per loro “costretti” a non poter sempre vedere i loro i familiari, e soprattutto in questo periodo di festa non poter abbracciare i propri cari è diventata una sfida ancora più forte, tra la speranza, la paura, i ricordi, il desiderio di rivedere i figli, i nipoti, gli amici. Una situazione difficile ma che ha visto anche qui operatori e direzione impegnati a creare quella necessaria cornice di serenità, di tranquillità, di armonia preziosa ad aiutare i nonnini che qui vivono la loro quotidianità, circondati di affetto, aiuto, assistenza. E il Natale è una di quelle feste dove più che in altre circostanze c’è il desiderio di condividere le proprie emozioni con i familiari, le persone care. E così, come anche in altre occasioni, il personale di Villa Eden, insieme ai responsabili della gestione, hanno voluto creare una sorpresa per i tanti nonnini ospitati nella struttura:fargli arrivare dei regalini da parte dei rispettivi familiari e per quei nonnini senza più familiari ci ha pensato la direzione di Villa Eden. Ma non voleva essere solo un regalo, un pensierino, doveva essere una occasione per ridare un sorriso, una speranza, una emozione: così è stato, grazie ancora una volta a Egidio Daidone, uno dei gestori, che con dedizione e sacrificio segue gli ospiti, e che ha dato luogo alla sua creatività facendo arrivare i regali con Babbo Natale. L’idea che subito diventa realtà grazie a Franco Maugeri, che indossati gli abiti e quant’altro di Babbo Natale, ieri ha fatto la sorpresa ai nonnini. ” Ma non siamo più bambini” molti di loro hanno esclamato, sorpresi per i doni e quella inconsueta presenza, e del resto, forse, per alcuni di loro, Babbo Natale, non era arrivato neanche quando erano bambini:altri tempi, altre ristrettezze, altre abitudini. L’atmosfera così creata ha visto i nonnini sorridere, gioire, vivere la sorpresa e ricevere le attenzioni delle proprie famiglie. Ma erano gli occhi degli ospiti di Villa Eden a raccontare le proprie emozioni, erano i loro sorrisi, le loro domande sui familiari. Volti segnati dal tempo, dai sacrifici, ma in grado di esprimere sentimenti, affetti, voglia di ritornare a quella normalità improvvisamente venuta meno. Anziani col sorriso dei bimbi, con la spontaneità e le curiosità tipiche dei bimbi, in alcuni casi, o in altri casi con la lucidità e la maturità di chi in vita ne ha viste tante, ma forse poche come questo periodo di pandemia che a parte il virus ha portato tanta solitudine. ” Quando circa dieci anni fa siamo partiti con questa iniziativa di creare Villa Eden, insieme ai soci Giuseppe Lo Giudice e Salvatore Emmi, siamo partiti proprio con la convinzione di creare un centro diverso rispetto ad altre realtà simili. Il nostro obiettivo e modello di gestione è sempre stato quello di ricreare quella cornice che ricordi la famiglia ai nostri assistiti. Questo è stato possibile grazie al nostro impegno e al personale dipendente che in modo professionale e con grande dedizione si dedica qui ogni giorno ad assistere le persone ospitate a Villa Eden” – ci dice Egidio Daidone, uno dei 3 soci che gestisce la struttura. Nel tempo Villa Eden è stata così laboratorio di varie iniziative, ponendo la struttura come punto di riferimento in tutto il territorio etneo, con attività di animazione, percorsi assistenziali mirati, ecc. Sfogliando l’album delle foto di ieri si vede che Babbo Natale ha portato una ondata di felicità, guardando i volti degli anziani, ascoltando nei video i loro commenti, è evidente come i nonnini abbiano vissuto con gioia e commozione quel momento dedicato a loro . Babbo Natale è già andato via, ma insieme ai regalini ha lasciato ai nonnini la speranza, regalando a loro non una semplice parentesi di allegria bensì una dose di energia, voglia di combattere, di attesa di poter riabbracciare le famiglie, i figli, i nipoti, di scrivere insieme a loro altre pagine della loro vita.