RIESI (Cl) – Vino e Street Art,dove il nero d’Avola è protagonista
Michele La Rosa -Siamo capitati quasi per caso qui, di passaggio per altre motivazioni,ma la curiosità è stata a vincere: incuriositi da quei grandi silos con dipinti sopra i volti icone di grandi personaggi del cinema italiano,come Alberto Sordi,Totò, Franco e Ciccio,ecc. Siamo alle porte di Riesi, in contrada Le Schette, dove c’è la sede delle Cantine La Vite. Quanto basta per incuriosire e approfondire.Siamo in quella che è la più grande cantina produttrice di nero d’Avola in Sicilia. Nata nel 1970 con appena 43 soci fondatori,oggi conta circa 2000 soci, che producono in varie zone della Sicilia su circa 3000 ettari di vigneti disponibili e vari vitigni che caratterizzano la produzione. Diverse decine di milioni di bottiglie presenti sul mercato nazionale ed internazionale.La nostra visita in cantina viene anticipata dalla intervista al Presidente del CdA della società, ovvero Salvatore Chiantia alla guida de La Vite da 20 anni e sindaco di Riesi da 8 anni.” Produciamo vini in diverse province e abbiamo più stabilimenti.Oggi siamo una delle realtà più importanti del settore ed i principali produttori di nero d’avola. Il covid non ha frenato la produzione e la distribuzione,ciò grazie al fatto che possiamo contare su una rete capillare di distribuzione e su grandi quantitativi di produzione già commissionati prima della pandemia. Al momento non siamo incuriositi dal mercato cinese,se ne parla da anni,ma non ritengo ancora che sia una opportunità per i vini italiani,è un mercato difficile ed una popolazione con abitudini diverse alle nostre. Non siamo interessati al momento neanche a puntare sull’ Etna,dove si tratta ancora di piccole produzioni” ci dice il presidente Salvatore Chiantia,e continuando a rispondere alle nostre domande ” Le nostre scelte aziendali non puntano sull’enoturismo,la nostra struttura ed organizzazione non ci consentono di dedicarci a questo segmento che comunque per una società come la nostra costituirebbe solo un valore percentuale minimo,puntiamo piuttosto a dedicarci alla produzione e commercializzazione dei nostri vini. L’idea di abbellire i silos e gli impianti nasce dall’esigenza di creare un equilibrio tra stabilimento e ambiente circostante,ma anche come strategia di marketing. Abbiamo finanziato le opere con circa 100mila euro affidandoci a professionisti di livello internazionale. Il risultato è che lo stabilimento ha un impatto più piacevole nel territorio ed attira l’interesse di passanti ed esperti di questo tipo di arte” .Il nostro tour aziendale continua tra silos e padiglioni di produzione,accumulo,scarico e carico uve,tutti decorati all’ insegna di quella Street Art che caratterizza grattacieli di grandi città o lo stesso porto di Catania. Le opere pittoriche portano la firma di Rosk & Loste, i due artisti siciliani ormai famosi nel mondo per varie opere simili.Accanto ai volti di alcuni personaggi del cinema italiano,troviamo i mega disegni di simboli vari della tradizione siciliana, o di detti popolari e modi di dire che ci riportano anche al mondo delle favole e al gatto,alla volpe e l’uva:un paesaggio surreale in una cantina che così diventa anche un percorso dell’ immaginario collettivo fatto di volti e luoghi comuni.Usciamo di nuovo da le Cantine La Vite, lungo la strada che ci riporta a Riesi,stavolta osserviamo nuovamente i silos con i volti degli attori,lo stabilimento e le varie strutture con quelle mega opere pittoriche ci trasmettono sensazioni diverse rispetto a quando siamo entrati,abbiamo scoperto il loro significato in un contesto più ampio che esprime anche la politica aziendale di questa importante realtà produttiva siciliana.