Il partenariato coordinato dal GAL Terre di Aci si arricchisce di modelli ed elementi innovativi
Continua senza sosta il lavoro del team del GAL Terre di Aci per la realizzazione del progetto Living Lab, uno spazio condiviso di innovazione aperta nel quale il coinvolgimento attivo degli utenti finali permetta di realizzare percorsi di co-creazione di nuovi servizi, prodotti e infrastrutture sociali. Attraverso l’azione 1.3.2., il GAL ha infatti avviato la scorsa primavera un percorso di sperimentazione di percorsi di innovazione partecipati atti a generare nuove soluzioni a bisogni particolarmente rilevanti sul territorio, nell’ottica di generare migliori condizioni tecnologiche ed opportunità di crescita nel settore digitale. Con questa prospettiva, la scorsa settimana, la direttrice del GAL Terre di Aci, Anna Privitera, e Rosario Consoli, segretario dell’Associazione artigiani acesi, si sono recati in visita a Bologna presso un’importante azienda, modello per l’innovativo sistema delle stampanti 3D.
Sul posto, è stato possibile verificare la stupefacente capacità tecnologica dei nuovi dispositivi, in grado di fatto di tradurre in realtà materiale prototipi e disegni e creazioni uniche di progettisti, imprenditori e artigiani. Laboratori dotati di stampanti 3D come quelli visitati consentono non solo di organizzare corsi di formazione per i professionisti che intendano cimentarsi nel settore, ma anche servizi per gli artigiani bisognosi di ricambi o di produzione di pezzi pregiati difficilmente reperibili. Dal settore della moda a quello della medicina, come dalla manifattura a quello dell’arredamento, sarà possibile rendere così più efficiente e avanzato il processo produttivo manuale.
Il progetto del Living Lab nasce, sotto il coordinamento del GAL, responsabile della gestione della direzione, per stimolare la co-progettazione attraverso un ecosistema basato sulla condivisione delle conoscenze e delle capacità dei singoli per migliorare la vita comunitaria. Il progetto conta su una prestigiosa partnership che prevede il coinvolgimento dei soggetti della “quadrupla elica” (Pubblica amministrazione, Organismi di ricerca, enti e associazioni no profit, distretti, incubatori, PST, Istituti scolastici PA, imprese, società civile, sistema della ricerca), in qualità di sottoscrittori dell’accordo di partenariato del Living Lab / Fab Lab “Protocollo di Intesa fra soggetti della quadrupla elica”.
Dato che il territorio delle Aci rappresenta uno dei contesti più significativi sul piano del patrimonio culturale, non solo per la ricchezza monumentale ma anche per l’importanza del suo patrimonio librario, archivistico-documentale, archeologico e artistico, nonché esempio di espressione delle più antiche tradizioni popolari, quali il Carnevale e l’Opera dei pupi e delle tradizionali produzioni agricole afferenti alla dieta mediterranea e per la presenza delle Terme, l’iniziativa del Living Lab, attraverso l’uso delle nuove tecnologie, si pone lo scopo di valorizzare i beni culturali ed i loro valori sia nei confronti delle persone che vivono nel territorio sia nella prospettiva di potenziare l’offerta turistica.
Lo sviluppo del progetto riguarda la creazione di un sistema di innovazione digitale/multimediale per valorizzare il patrimonio collettivo capace di generare condizioni di crescita culturale sociale e di costituire, allo stesso tempo, una leva strategica per lo sviluppo economico per la comunità locale, attraverso la nascita ed il rafforzamento delle filiere imprenditoriali ad esso collegate. Il Living Lab nascente si pone in soluzione di continuità e complementarietà con l’Acireale Livinglab di Cultura e Tecnologia, promosso dall’Associazione ingegneriarchitettiacesi in collaborazione con il CNR IBAM su progetto di Bilancio Partecipativo comunale 2016 e inaugurato nel mese di maggio 2018 nel Palazzo del Turismo di Via Ruggero Settimo di Acireale.