SICILIA – Lavoratori Asu dei Beni Culturali protestano
MESSINA – Incrociano le braccia oggi 281 Lavoratori Asu sparsi in tutta la Sicilia, che da anni svolgono la loro attività presso Soprintendenze, Biblioteche, Musei e Parchi Archeologici, assicurandone apertura, chiusura e funzionamento.Da oltre 20 anni, sono lavoratori precari senza contratto, senza contributi ed in generale senza tutele. “Oggi, nella giornata dei Beni Culturali Siciliani, giovedì 10 Marzo 2022, dedicata al compianto archeologo, di fama internazionale, Sebastiano Tusa, desideriamo non solo rinnovarne la memoria ma sopratutto vorremmo porre l’accento su una vicenda non più sostenibile. Desideriamo vedere riconosciuta la tanta agognata stabilizzazione con un contratto a tempo indeterminato a 36 ore o, in alternativa, una integrazione oraria a 36 ore, nelle more della stabilizzazione. Lo chiediamo a gran voce e inviamo il nostro appello accorato, a tutte le Istituzioni Politiche Siciliane, ed in modo particolare, al Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, al Presidente dell’Ars, Onorevole Gianfranco Miccichè, all’Assessore dei Beni Culturali, Alberto Samonà, all’Assessore al Lavoro, Antonio Scavone ed infine all’Assessore all’Economia, Gaetano Armao affinchè di comune accordo con le varie sigle sindacali, possano firmare un accordo con il Governo Nazionale ed in particolare, con il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, per una concreta, efficace e definitiva risoluzione della nostra atavica problematica lavorativa” – scrivono in una nota inviata alla stampa.