TAORMINA – Verso il Parco Regionale dei Monti e Borghi Peloritani
MICHELE LA ROSA – Se ne parla da tempo di istituire il Parco dei Peloritani. Già nel 2005 nasceva una prima proposta, per iniziativa di Gino Savoja, al tempo Presidente della CIA (Confederazione Italiana Agricoltori). Alla luce dell’istituzione di 5 nuovi Parchi regionali (Parco dell’Etna, Parco dei Nebrodi, Parco delle Madonie, Parco dell’Alcantara e Parco dei Sicani), da più parti si chiedeva di non lasciare in disparte questo angolo della Sicilia che già negli anni ’70 era stata discussa, in seno ad una commissione speciale dell’Assemblea Regionale, la possibilità di istituire il Parco Naturale Peloritani, addirittura “Il primo Parco ad essere ipotizzato” in tal senso in Sicilia. Alla luce del silenzio sceso sull’argomento, che ha lasciato cadere la proposta nel vuoto, nel 2006 si pensò di istituire un comitato spontaneo che avanzasse nuovamente la proposta e che diede vita ad un lungo e dettagliato lavoro preparatorio così che nel luglio 2007, si concretizzò in una proposta, formalizzata all’Assessorato regionale Territorio e Ambiente, composta da 18 relazioni tematiche per complessive 220 pagine, 8 cartine illustrative in scala 1:25.000 e un cd illustrativo sulla vegetazione peloritana. il resto è storia, e cronaca recente, l’istituzione del Parco sui Peloritani ritorna di grande attualità, in un momento dove gli attuali Parchi regionali chiedono più aiuti dalla Regione, incapaci e impossibilitati per certi aspetti ad autofinanziarsi.
Così nella capitale del turismo il 26 marzo 2022, alle ore 10:30, il Comitato di Proposta per il Parco Regionale Naturalistico dei Monti e Borghi Peloritani, si riunirà a Taormina su invito del sindaco on. Prof. Mario Bolognari, presso la Sala Consiliare del Municipio per un nuovo incontro programmatico.
All’incontro sono stati invitati il Presidente della Regione Siciliana, l’Ass. Reg. al Territorio, l’Ass. Reg. dell’Agricoltura, il Rettore dell’Università di Messina, il commissario straordinario della città Metropolitana di Messina, tutti amministrazioni comunali interessate, il GAL Tirreno-Eolie, il GAL Taormina Peloritani e le associazioni ambientaliste peloritane. Il percorso per la costituzione del Parco, riavviato su impulso del GAL Tirrenico Mare Monti e Borghi e secondo una nuova prospettiva connessa alla definizione di una Strategia di Sviluppo Sostenibile Locale di Tipo Partecipativo, ha avuto la sua prima celebrazione il 9 ottobre 2021 a Basicò, presso il Palazzo Baronale De Maria, dove rappresentanti delle istituzioni regionali, enti pubblici, associazioni e singoli cittadini hanno condiviso la proposta del GAL e sottoscritto la loro adesione all’iniziativa.
Il territorio dei Monti Peloritani è già in gran parte una vasta area protetta, da qui anche la necessità di una sorta di coordinamento generale sul territorio, difatti vi ricadono integralmente diverse aree protette di Natura 2000, Siti di interesse comunitario (Sic) e Zone di protezione speciale (Zps), oltre a migliaia di ettari di demanio forestale regionale:
Aree Marine Protette
Area Marina Protetta Capo Milazzo
Riserve Regionali
Riserva Naturale Laguna di Capo Peloro; Riserva Naturale Orientata Fiumedinisi e Monte
Scuderi; Riserva Naturale Orientata Bosco di Malabotta
Siti RN2000
Sito d’Interesse Comunitario Fondali di Taormina – Isola Bella
Zona di Protezione Speciale Monti Peloritani, Dorsale Curcuraci, Antennamare e area marina
dello stretto di Messina
Zona Speciale di Conservazione Capo Peloro – Laghi di Ganzirri
Zona Speciale di Conservazione Dorsale Curcuraci, Antennamare
Zona Speciale di Conservazione Affluenti del Torrente Mela
Zona Speciale di Conservazione Fiume Fiumedinisi, Monte Scuderi
Zona Speciale di Conservazione Fiumara di Floresta
Zona Speciale di Conservazione Pizzo Mualio, Montagna di Vernà
Zona Speciale di Conservazione Rocca di Novara
Zona Speciale di Conservazione Tratto Montano del Bacino della Fiumara di Agrò
Zona Speciale di Conservazione Bacino del Torrente Letojanni
Zona Speciale di Conservazione Rupi di Taormina e Monte Veneretta
Zona Speciale di Conservazione Isola Bella, Capo Taormina e Capo S. Andrea
Zona Speciale di Conservazione Torrente San Cataldo
Zona Speciale di Conservazione Fiume San Paolo
Zona Speciale di Conservazione Bosco di Malabotta
Zona Speciale di Conservazione Laguna di Oliveri – Tindari
Zona Speciale di Conservazione Capo Milazzo.
Tutte queste aree unitamente agli elementi identitari, culturali e architettonici definiscono un ambito territoriale di grande pregio e valenza culturale e paesaggistica che, di fatto, costituisce già il Parco a cui manca il solo riconoscimento formale da parte della Regione, sostengono i promotori. Come già accaduto in altre realtà, anche qui il Parco potenzierebbe quel modello alternativo e sostenibile di gestione territoriale che il GAL Tirrenico mare Monti e Borghi propone di attuare, specialmente in un territorio come i Peloritani dove i Comuni, piccoli o piccolissimi, sono incapaci, da soli, di mettere in campo programmi articolati di sviluppo sia per la diffusione di interventi strutturali, per la formazione e per la diffusione di una cultura imprenditoriale e di microaziende sostenibili. L’obiettivo generale, pertanto, che si intende raggiungere con la proposta del Parco, è quello di contrastare l’abbandono dei borghi e dei loro territori, di mantenere e incrementare la qualità di vita nelle comunità locali, assecondando con sostegni mirati politiche e modalità di welfare locale condivisi dalla popolazione e generatrici di opportunità collaterali (nuova occupazione, tutela dell’ambiente, valorizzazione delle risorse e “beni comuni” dei territorio), ossia realizzare, in sede locale, un modello partecipativo che vede lacollaborazione fra pubblico, privato e società civile. (nelle foto di Michele La Rosa Capo Taormina e il borgo di Novara di Sicilia)