21 Novembre 2024

CESARO’ (Me) – Vogliamo passare con l’ASP di Catania e col Distretto Sanitario di Bronte. Per noi Taormina e Messina troppo distanti

MICHELE LA ROSA – Messina e Taormina sono lontani, anzi lontanissimi. Del resto la comunità dei Nebrodi storicamente fa riferimento a diversi servizi della vicina area etnea catanese e con Bronte in particolare. Ma anche per gli studi e per esigenze commerciali Bronte è la località di riferimento, a pochi minuti, a pochi chilometri. Per la comunità di Cesarò non è alquanto facile usufruire dei servizi sanitari che fanno riferimento al Distretto Sanitario di Taormina o all’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina capoluogo. Lo stesso Poliambulatorio di Francavila di Sicilia è distante. Da qui la proposta e la richiesta di un incontro con i vertici regionali della Sanità siciliana e i rispettivi dirigenti delle ASP di Catania e Messina. E’ proprio di queste ore una lunga missiva a tal proposito a firma congiunta dell’assessore Laura Ragusa e del sindaco Katia Ceraldi. Nella nota si evidenziano tutta una serie di motivazioni ma  anche di problematiche che quotidianamente i cittadini devono affrontare sotto questo aspetto, vedi visite mediche, richieste di certificazioni, ricoveri, sottolineando particolarmente le distanze da Cesarò per raggiungere Taormina o Messina e invece rispetto alla vicina Bronte o la più  facilmente raggiungibile Catania. Peraltro lo stesso primo cittadino fa notare come sia superabile il problema di appartenere a province diverse le due Asp e i due Distretti Sanitari, del resto le norme prevedono delle deroghe ai confini territoriali in tema di riorganizzazione dei servizi territoriali della Sanità. Del resto anche Capizzi, altro comune dei Nebrodi è stato annesso all’ASP di Enna seppur appartenente al territorio messinese. Nel passato, quando esisteva l’USl 39 Bronte, il comune di Santa Domenica Vittoria, nel messinese, rientrava con l’Unità Sanitaria brontese. Il sindaco ha quindi chiesto un tavolo tecnico per affrontare il problema, allo stesso tempo vuole garanzie a più ampio raggio su tutti i servizi sanitari. Sui social intanto la proposta hà già  catturato l’attenzione della comunità. Cesarò dal canto suo anche per altre esigenze istituzionali e territoriali da sempre fa riferimento a Bronte, vedi anche di recente per la costituzione  della cosiddetta “Area Bronte”, una delle undici zone territoriali riconosciute in Sicilia nella nuova programmazione dedicata alla strategia nazionale delle Aree interne, ma da sempre amministratori e comunità locali sono state impegnate anche nella battaglia per la salvaguardia e il potenziamento dell’Ospedale di Bronte accanto agli amministratori brontesi e di altri comuni.