LINGUAGLOSSA – Etna Nord, nuove regole per arrivare a Piano Provenzana? Max 22 autobus al giorno
Etna Nord, immagine di repertorio. by Michele La Rosa
MICHELE LA ROSA – La stagione sciistica è ormai alle porte, almeno neve permettendo.L’anno scorso è stata una bella stagione, sia in termini turistici che di presenza di neve, che ha consentito per diverse settimane di sciare, di godersi l’Etna innevata. E’ anche vero che in termini di viabilità ci sono stati pure problemi, troppe auto e troppi autobus, automobilisti senza catene rimasti in panne, ingorghi, mancanza di adeguate aree di sosta. Quest’anno il Comune cerca di rimediare, anticipando la programmazione e cercando di regolamentare il transito e l’accesso a Piano Provenzana, con novità anche per le aree di sosta per le auto e i bus. L’Amministrazione comunale ha approvato una delibera con atto di indirizzo per gli uffici, incaricandoli di predisporre gli atti necessari alle direttive fissate con lo stesso provvedimento di Giunta.
In sintesi si tratta di fissare nuovi criteri per regolamentare il transito e la sosta nella zona turistica che ospita gli impianti di risalita e le piste da sci di Piano Provenzana – Monte Conca.Il nuovo regolamento e i limiti dovrebbero scattare già dal 23 dicembre e saranno in vigore fino al 15 marzo 2026, soprattutto per gli autobus e i camper. L’obiettivo è evitare gli ingorghi e i problemi alla viabilità registrati l’anno scorso, allorquando, grazie alle continue nevicate, ci fu un vero e proprio assalto di sciatori e semplici appassionati sull’Etna versante Nord, con ingorghi, incidenti, e problemi vari. Il nuovo piano sosta nella stazione turistica comunale prevede ben 708 stalli parcheggi auto, suddivisi in 5 diverse aree. Le novità principali sono per gli autobus turistici e i camper, per loro sono previsti rispettivamente 22 parcheggi per bus e 10 per camper (o mezzi simili), ma durante i fine settimana, ovvero sabato e domenica, e i festivi potrebbero essere insufficienti visto quanto successo l’anno scorso, da qui la decisione di autorizzare in queste giornate solamente 22 autobus turistici e 10 camper, ma previa prenotazione via PEC da inoltrare alla società concessionaria dei parcheggi almeno 3 giorni prima.In termini pratici 22 autobus significa circa 1000 persone, considerando almeno 50 passeggeri a bus. Una vera e propria rivoluzione nel versante Nord, dove finora si saliva verso l’Etna senza alcuna regolamentazione, ma nelle prossime settimane già al bivio strada Mareneve – strada Quota Mille ci potrebbe essere lo stop ai pullmans e camper non autorizzati a salire verso Etna Nord. Resta il problema della mancanza di una regia unica in grado di coordinare i servizi, ma anche di informare i turisti sulla viabilità, sulle condizioni meteo, sull’apertura o meno degli impianti di risalita, ecc. Manca un centro informazioni unico in grado di informare i turisti, gli sciatori, un centro coordinato tra Comune, Città Metropolitana, la Polizia Stradale, la società che gestisce gli impianti, i ristoratori, ecc. Manca quello che altrove si chiama il concetto di “stazione turistica” vera e propria, con servizi coordinati e in sinergia tra i vari operatori pubblici e privati, come sulle Alpi o sugli Appennini, dove ci sono i Comprensori, i Sistemi Turistici Locali e i Distretti, i Consorzi Turistici. Lo stesso dicasi per Nicolosi Etna Sud, ma anche sulle Madonie, dove anche li negli anni precedenti ci sono stati problemi per i troppi automobilisti e turisti giunti a Piano Battaglia, altra località sciistica siciliana.
