24 Novembre 2024

TAORMINA – Quel castello tra degrado e indifferenza.Denuncia di Legambiente

Il castello Saraceno di Taormina si trova su una rocca del Monte Tauro, a quasi 400 metri di quota. Da qui si poteva controllare la vallata del fiume Alcantara. In età greca e romana, la rocca del Tauro era l’acropoli inferiore di Tauromenion. Quella superiore, si trovava più a nord, presso l’attuale Castelmola .” Ecco di seguito testualmente una lunga lettera inviata a tutti gli organi preposti (Assessore Beni Culturali,  Soprintendenza Me, Parco Archeologico Taormina Naxos, Prefetto, Sindaco) circa il degrado del Castello di contrada Madonna della Rocca :

Oggetto: Stato di degrado Castello Arabo-Normanno (detto Saraceno) sito in contrada Madonna della Rocca a Taormina 

“Il castello Saraceno di Taormina si trova su una rocca del Monte Tauro, a quasi 400 metri di quota. Da qui si poteva controllare la vallata del fiume Alcantara. In età greca e romana, la rocca del Tauro era l’acropoli inferiore di Tauromenion. Quella superiore, si trovava più a nord, presso l’attuale Castelmola .”
Il Circolo Legambiente Taormina Valle Alcantara, a seguito documentazione allegata, che dimostra lo stato di degrado in cui versa il suddetto Castello Arabo-Normanno (detto Saraceno) sito in contrada Madonna della Rocca a Taormina, chiede che si giustifichi:  

– la presenza di un edificio in mattoni grezzi all’interno di un edificio storico, che la Soprintendenza di Messina è tenuta a tutelare
– con quale criterio architettonico ne sia stato approvato lo stile, dato l’ evidente contraddizione con quello del luogo
– la presenza di bagni chimici e altri contenitori in apparente stato di deposito,  all’interno di un edificio storico  che la Soprintendenza di Messina è tenuta a tutelare
– lo stato di incuria nel quale versa un edificio storico in uno dei luoghi più visitati della Sicilia

come documentato da foto allegata, la presenza di un cancello divelto, permette a numerosi turisti di addentrarsi nell’edificio storico, si desidera quindi venire a conoscenza di chi, abbia la responsabilità amministrativa e penale, in caso di incidente  o di atto vandalico.

Ci si chiede quale possa essere la ragione per la quale, un luogo di indubbio pregio storico, dalla posizione dominante su quelle che sono considerate le maggiori bellezze della Sicilia, quali il vulcano Etna, la Valle dell’Alcantara, la costa Ionica, sia destinato ad essere in un tale stato di degrado, invece che valorizzato come destinazione turistica o spazio per attività di interesse sociale o di intrattenimento.
Tenuto conto il contributo pecuniario che siti quali il teatro greco di Taormina, apportano alle casse della Regione, tenuto conto il numero di visitaori che Taormina e il suo comprensorio raggiungono durante la stagione turistica, si evidenzia come la cura dei luoghi, non possa che apportare un contributo più che positivo, all’immagine di tutta la regione Sicilia.
L’incuria dei luoghi non si può quindi ritenere un investimento sul territorio e del territorio, ma oltre che una perdita di prestigio, una perdita di valore economico e una perdita di potenziale lavorativo per tutti noi.
in attesa di riscontro
Annamaria Noessing
Presidente