Sicilia en Primeur : Cusumano, dall’Etna a Piana degli Albanesi i vini protagonisti
Angimbè, Ramusa, Jalè, Cubia. Sono solo alcuni dei vini che Cusumano, azienda vitivinicola fondata da Alberto e Diego Cusumano nel 2001 a Partinico, conosciuta in tutto il mondo per le sue straordinarie produzioni, presenterà a Sicilia en Primeur, l’annuale kermesse enologica del vino siciliano ideata dall’Associazione Viticoltori Sicilia – Assovini che accoglie ogni anno in Sicilia una selezionata rappresentanza della stampa internazionale, presentando le etichette distribuite sul mercato e le anteprime dei vini che stanno ancora maturando in cantina, e che quest’anno, per la prima volta, sarà aperta anche al pubblico.
Una manifestazione attesissima che per la sua 15esima edizione farà tappa nella splendida città di Palermo dal 3 al 7 maggio prossimi, ospite del Museo Regionale d’Arte Contemporanea, celebrando, attraverso le eccellenze enoiche in degustazione, il capoluogo siciliano Capitale della Cultura italiana 2018. Durante la tre giorni, i partecipanti avranno la possibilità di scoprire i sapori e i luoghi e la cultura che fanno della Sicilia un continente vitivinicolo a tutto tondo e lunedì 7 maggio alle ore 17.00 la kermesse aprirà le sue porte al pubblico offrendo a tutti la possibilità di degustare le stesse etichette presentate in anteprima alla stampa.
Ed è proprio dalle colline nei dintorni di Palermo che arrivano alcune delle migliori produzioni di Cusumano esportate in 64 Paesi al mondo. Merito dei 180 ettari di vigneti adagiati sulla Piana degli Albanesi, a circa 24 km dal capoluogo, custoditi dalla Tenuta Ficuzza, una delle sei diverse tenute dell’azienda (tutte rigorosamente siciliane). Qui, grazie alla caratteristica tipologia del territorio – un altopiano incontaminato a 700 – 800 metri sul livello del mare, esposto sul versante orientale dell’imponente monte Pizzuta da cui si specchia sul lago omonimo, con notevoli escursioni termiche tra il giorno e la notte – nascono Angimbè, Ramusa, Jalè, Cubia e il Metodo Classico 700SLM 2013, uve dal profilo fine ed elegante per vini dalle identità uniche. Ogni vino è espressione del suo territorio, nato dalla conoscenza profonda di Alberto e Diego Cusumano della terra ricca e generosa di Sicilia, capace di donare, da oriente ad occidente, dalla collina al mare, produzioni diverse e sempre di elevatissimo livello.
«Quest’anno Sicilia en Primeur assume un significato speciale per noi perché si svolge a Palermo, la nostra città, nell’anno in cui è Capitale italiana della Cultura. Un riconoscimento che ci rende orgogliosi e che sottolinea una cifra che ci portiamo dentro e che, anche attraverso il vino, confermiamo ogni giorno nei 64 paesi dove siamo presenti nel mondo. Lavoriamo per valorizzare i vitigni autoctoni, per tutelare la materia prima, le uve, e la terra in cui siamo nati, così da poterne esprimere al meglio l’identità. Una mission che Sicilia En Primeur rappresenta alla perfezione riunendo tutti coloro che, come noi, amano la natura, credono nelle produzioni di qualità e nel controllo totale della filiera e che, al profondo amore per la terra l’origine, uniscono una forte visione internazionale. Per far conoscere i nostri prodotti e le nostre identità al mondo intero» – dichiara Diego Cusumano, proprietario e responsabile della promozione internazionale della cantina.
«Accoglieremo i giornalisti di Sicilia en Primeur a Ficuzza, una tenuta unica nello scenario territoriale siciliano, per posizione (750 s.l.m.) e per uniformità, con i suoi 180 ettari compresi in un unico appezzamento coltivato a mosaico. Qui abbiamo progettato un vigneto alternato alla macchia mediterranea esistente per rispettare l’integrità dell’ambiente. Una scelta che ha sacrificato la rendita a un guadagno enorme dal punto di vista naturale e paesaggistico ottenendo il massimo sul piano della qualità. Oggi questa scelta appaga lo sguardo che gode della vista sul lago dello Scalzano, dell’onda verde intenso dei vigneti che si alternano ai toni cangianti della macchia mediterranea e regala vini unici: i bianchi ottenuti dal potente e solare Insolia, dal finissimo Chardonnay, figlio del vigneto originario e dal Pinot Nero, che a questa altitudine trova le condizioni ideali per esprimersi» – racconta Alberto Cusumano, proprietario e responsabile della parte produttiva della cantina.
In particolare, i giornalisti e i wine lovers che parteciperanno a Sicilia en Primeur (l’apertura al pubblico è la grande novità dell’edizione 2018), potranno assaggiare Angimbè 2017, così chiamato per ricordare il nome del bosco che sorge vicino ai vigneti, un blend tra un vitigno autoctono e uno internazionale: uve Insolia (70%) e Chardonnay (30%). Un matrimonio tra Sicilia e Borgogna che crea un vino dalla personalità calda, minerale, seducente, con sentori di frutta esotica e un piacevole profilo fragrante e aromatico.
E ancora: Ramusa 2017, il cui nome deriva dalla Fonte Ramusa, sorgente situata nel Bosco di Ficuzza, nato da un’attenta selezione delle migliori uve di Pinot nero al 100%, varietà che in questa particolare zona della Sicilia ha trovato un habitat perfetto per arrivare a completa maturazione. Vinificato in bianco e lasciato maturare in sole vasche di acciaio con affinamento sulle fecce nobili per 6 mesi, è rosato nel bicchiere, agrumato al naso, fresco e persistente all’assaggio.
Nato al 100% da uve Chardonnay, Jalè 2015 è un’altra eccellenza della Tenuta Ficuzza di Cusumano: ha una piccola produzione che identifica un cru della Tenuta e deve il suo nome alle caratteristiche contrade dall’aspetto biancastro che costeggiano i vigneti. Le uve fermentano in carati di rovere da 225 litri dove restano per circa 6 mesi prima di essere affinate in bottiglia. A caratterizzare questo vino è, infatti, il grande equilibrio gustativo regalato dal legno che si fonde alla perfezione con il frutto. Dal colore giallo paglierino con riflessi dorati, emana profumi di rara complessità (burro fuso e vaniglia, frutta tropicale matura, cannelle e spezie dolci) e consente assaggi lunghi, vibranti e morbidi.
Dalla voglia di creare un grande bianco siciliano in botte come la tradizione vuole e da un’attenta selezione delle migliori uve di Insolia, una delle più importanti varietà di tutta la Sicilia, nasce Cubia 2014, dal nome delle sorgenti naturali di cui è ricco il territorio circostante. Nel bicchiere, si presenta bianco, spicca per freschezza mediterranea, per finezza e per eleganza, esprimendo note di fieno, agrumi e pesca e rivelandosi fresco al palato, con una certa acidità e profondità.
Infine, il Brut 700 s.l.m., una cuveè di uve Pinot Nero e Chardonnay il cui nome evoca l’altitudine e il terroir siciliano inaspettato. La vinificazione avviene con pressatura delle uve intere e utilizzo solo del primo mosto fiore per evitare i tannini e conservare l’acidità, decantazione statica e fermentazione a bassa temperatura. Dopo circa 5 mesi sulle fecce fini, filtrazione e tiraggio, rifermentazione in bottiglia a 13°C, le bottiglie riposano in cantina per 36 mesi al termine dei quali avviene la sboccatura. Il Metodo Classico Cusumano regala un perlage finissimo e persistente, mostrando al palato un’armonia eccezionale, con note di frutti rossi tipiche del Pinot Nero e sentori floreali propri dello Chardonnay.
E per chi volesse assaggiare anche le altre produzioni di Cusumano, l’azienda presenterà in assaggio durante la kermesse di Assovini, oltre alle degustazioni «palermitane», il grillo in purezza Shamaris 2017 prodotto sulle colline di Monreale nelle Tenute Monte Pietroso e Marchesa, i grandi rossi Benuara 2016 (70% Nero d’Avola e 30% Syrah) e Noà 2015 (un blend di Nero d’Avola, Merlot e Cabernet Sauvignon) prodotti nella Tenuta di Presti e Pegni, 70 ettari sulle colline di Monreale, il Nero d’Avola in purezza Sàgana 2014, nato dalla Tenuta di San Giacomo a Butera, 140 ettari in provincia di Caltanissetta con un vigneto di 21 anni esposto a sud a 350 mt sul livello del mare, il Moscato dello Zucco 2011, il “vino perduto” emblema della passione e del profondo rispetto per la tradizione dei fratelli Cusumano che, con un progetto di ricerca durato sette anni, hanno riportato alla luce lo storico vino nei 3 ettari della Tenuta Milioto, a Partinico. E per concludere, i vini di Alta Mora, la Tenuta sull’Etna di Cusumano: l’Alta Mora Etna Bianco 2017, l’Alta Mora Etna Rosso 2016, l’Alta Mora Guardiola 2014 e l’Alta Mora Feudo di Mezzo 2014.