RANDAZZO – Etna Olive Oil Award:focus sulla produzione etnea
Michele La Rosa -Una occasione per analizzare prospettive e problematiche di un comparto che rappresenta una ulteriore eccellenza per il territorio ma che troppo spesso rimane in penombra, fuori dai riflettori. La produzione di olio extra vergine di olive rappresenta un settore importante per l’area etnea e per tutta la Sicilia, ma purtroppo si scontra con una forte concorrenza, spesso con grossi quantitativi che provengono da fuori Italia e a prezzi concorrenziali. L’occasione per discutere sull’argomento è stata ieri, durante ” Etna Olive Oil Award”, la manifestazione ideata da Federico Meli e che oltre ad assegnare un riconoscimento alle produzioni di qualità vuole appunto essere una “vetrina” per le produzioni locali, ma anche una occasione per individuare strategie e criticità del sistema produttivo. Al convegno, tenutosi presso la Sala Consiliare del Municipio randazzese , moderato da Federico Meli c’erano: Giosuè Catania , presidente dell’associazione di produttori Apo; Pippo Ricciardo, dirigente della condotta agraria Uia di Sant’Agata Militello; Giovanni Bonfiglio vice-presidente dei giovani di Confagricoltura Anga; Maurizio Buscema Sciarrone per la Strada dell’Olio e dei Tesori di Sicilia; il sindaco di Randazzo Francesco Sgroi e il collega primo cittadino Antonio Camarda per il comune di Castiglione di Sicilia. Undici le aziende olivicole che hanno partecipato a questa seconda edizione dell’iniziativa. I lavori introdotti da Federico Meli, che ha illustrato gli obiettivi dell’evento, ha visto susseguirsi diversi interventi . ” Ho subito condiviso l’idea di Federico Meli, da tempo ritengo che questo comparto necessita di una forte e sinergica azione di tutela e valorizzazione, per molti giovani può rappresentare una occasione per sviluppare idee imprenditoriali, grazie anche a specifici fondi europei, ma anche grazie a strumenti che già abbiamo sul territorio come il Gal Terre dell’Etna e dell’Alcantara e che a breve metteranno a disposizione specifiche misure”- dice Franscesco Sgroi, sindaco di Randazzo. ” Già da tempo abbiamo intrapreso un percorso di valorizzazione e di promozione di questa eccellenza territoriale. Oggi, così come è successo per il vino, anche l’olio dell’Etna può rappresentare un ulteriore input ad attrarre turisti nel nostro territorio. Ovvio che dobbiamo pianificare insieme ai produttori una serie di iniziative, anche per sensibilizzare a nuove metodologie di coltivazione, di produzione e commercializzazione, nel rispetto dei parametri che garantiscano ancora qualità e peculiarità tipiche del nostro olio di oliva. Ricordiamoci anche che l’olio ha prorietà salutari e nutrizionali importanti” – aggiunge Antonio Camarda, che oltre ad essere il sindaco di Castiglione, è intervenuto in rappresentanza dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio, organismo che raggruppa diversi comuni italiani caratterizzati dalla produzione di olio di oliva e che puntano anche a valorizzare il territorio caratterizzato da uliveti, frantoi, verso forme di turismo alternativo, così come succede già con l’enoturismo. Lungo ed articolato, ma sopratutto appassionato l’intervento di Giosuè Catania , Presidente dell’associazione di produttori Apo , che ha messo in evidenza una serie di problematiche legislative che purtroppo “favoriscono” l’importazione di olio di oliva dall’estero, sia da paesi europei che del Nord Africa, a prezzi concorrenziali che seppur senza difetti però non hanno i pregi e le qualità del nostro olio di oliva, una concorrenza che ovviamente mette a rischio le aziende siciliane e delle altre regioni tipicamente vocate a questa produzione.