La Sicilia del vino e della biodiversità: Baglio di Pianetto
Santa Cristina Gela (Pa) – Ospitalità e accoglienza all’insegna del buon cibo e del buon vino, immersi in un’oasi arredata da vigneti e oliveti a pochi chilometri da Palermo. A soli 25 km dal capoluogo dell’isola, in prossimità del sito turistico di Monreale, il Conte Paolo Marzotto nel 1997 ha scelto la contrada Pianetto a Santa Cristina Gela per coronare il suo sogno in una regione che amava da sempre, dando vita alla sua azienda vitivinicola. Un luogo incantato, con le sue colline vitate e la sua vegetazione, così come lo sono anche i vini firmati dall’azienda, tutti biologici e apprezzati sia da intenditori che da appassionati per il loro legame con il territorio e la capacità di restituire nel bicchiere profumi e sapori di grande fascino.
Caratteristiche che hanno da sempre contraddistinto anche l’Agrirelais, che dopo i mesi di lockdown ha riaperto le sue porte, pronto ad accogliere i suoi ospiti in totale sicurezza. “Abbiamo adeguato per tempo la nostra struttura alle norme del distanziamento, consci che la sicurezza dei nostri ospiti e dei nostri collaboratori deve venire al primo posto. Siamo stati felici di poter aprire le porte del nostro Agrirelais a luglio e devo dire che i turisti non hanno tardato ad arrivare, anche se a differenza degli scorsi anni gli ospiti italiani hanno superato quelli esteri” spiega Renato de Bartoli, amministratore delegato di Baglio di Pianetto.
Le creazioni dello chef Vito Priolo nel ristorante interno, i grandi saloni, una stanza di lettura, una luminosa veranda sul giardino, la piscina, sono i luoghi dove vivere la vita comune nell’Agrirelais. Senza dimenticare, naturalmente, quello che rappresenta il cuore pulsante della tenuta e della sua attività di accoglienza: la visita in cantina con la degustazione dei vini più rappresentativi che proprio in questa cornice vengono prodotti. Le quattordici stanze dell’Agrirelais portano ognuna il nome di uno dei vini di Baglio di Pianetto e sono caratterizzate da un originale arredamento e immerse nel silenzio. La formula adottata dall’affascinante struttura, che si erge al centro di splendide colline vitate a circa 650 metri sul livello del mare, non prevede l’uso di plexiglass, quanto piuttosto percorsi studiati correttamente sfruttando gli spazi disponibili, sia nella attività ricettiva che nelle visite in cantina, valorizzando al massimo anche le aree esterne.
“Al di là dei giusti protocolli anti Covid-19, devo dire che tante aziende vitivinicole, che hanno scelto di abbinare alla produzione anche un’attività ricettiva, per loro natura sono abbastanza affini alle esigenze dettate dalla attuale situazione: dispongono, spesso, di ampi spazi e alcune, come la nostra, si trovano in piena campagna”. Se gli ultimi mesi hanno senz’altro avuto un grande impatto sui flussi turistici, specialmente dall’estero, hanno senz’altro lasciato il segno anche sulle abitudini dei viaggiatori nostrani. “Penso che tanti nostri connazionali, desiderosi di una esperienza di relax al di fuori dei percorsi più battuti, potrebbero trovare nel nostro Agrirelais una esperienza di grande arricchimento e uno stimolo per vivere una vacanza diversa all’insegna del buon cibo, del buon vino e della biodiversità”.