22 Novembre 2024

frana acirealeIl Comune di Acireale ha presentato alla Regione Siciliana, la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità per gli “Eventi meteorologici avversi del 21,30,31 ottobre 2015- 01,02, novembre 2015”. Nella richiesta si legge: “le forti precipitazioni ed il conseguente aumento del livello delle acque, hanno comportato fenomeni di esondazione dei Torrenti Lavinaio -Platani e Peschiera, determinando danni alle abitazioni private ed alle infrastrutture viarie. Pertanto si richiede l’attivazione delle procedure per il riconoscimento dello stato di calamità e/o dello stato di emergenza, il tutto finalizzato alla emanazione di Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri d’intesa con il Presidente della Regione, con cui siano individuati gli interventi urgenti, i fondi necessari, i relativi soggetti attuatori e le eventuali deroghe legislative necessarie per un rapido rientro nelle condizioni di ordinarietà”.

Nessuna notizia incoraggiante è invece arrivata dai tecnici del Dipartimento nazionale di Protezione Civile sullo riconoscimento dello stato di emergenza per la tromba d’aria del 5 novembre. “Ci hanno fatto capire – ha detto il sindaco Roberto Barbagallo – che ritengono sia ormai un capitolo chiuso, dalla loro relazione non emergerebbero criticità tanto importanti da ottenere il riconoscimento e la legge nazionale non garantisce i privati. Continuo a credere che la politica non abbia fatto la propria parte come avrebbe dovuto».

L’amministrazione comunale ha anche incontrato i tecnici del Dipartimento nazionale e regionale di Protezione Civile, per valutare le maggiori criticità, dopo gli ultimi eventi calamitosi che hanno colpito la zona ionica della Sicilia ed effettuare un sopralluogo nel territorio, utile a verificare lo stato dei luoghi. Da valutare innanzitutto le condizioni dei torrenti Lavinaio- Platani e Peschiera, la zona della Timpa in cui si è verificata la frana, all’altezza di Santa Tecla, la parte bassa di Capo Mulini, nella speranza che possano essere stanziate le risorse indispensabili per eliminare le criticità evidenti nel nostro territorio e in tutta l’area del catanese.