22 Novembre 2024

SANTA VENERINA – “Tutta colpa delle bollicine”, tra ricordi, amori, riflessioni.

MICHELE LA ROSA – Un sogno nel cassetto che diventa realtà. Riflessioni,pensieri,emozioni,sogni, tra appunti su carta che rischiavano di essere cestinati nel tempo. Poi la forza, la volontà di mettere nero su bianco e raccontarsi ma anche di sognare. Nasce così “Tutta colpa delle bollicine”. Presentato il libro della sommelier Carmela Pappalardo. Già dal titolo un netto richiamo a quel mondo del vino dell’Etna che ha ispirato l’autrice,al suo primo libro. E così in 350 pagine un racconto fatto di fantasia ma a tratti sfiorando le proprie emozioni, raccontando indirettamente le proprie sensazioni e sentimenti, attraverso il racconto di Eduardo e Michela, ovvero l’ affascinante attore che lotta per realizzare il suo sogno e  Michela, caparbia e solare nonostante le prove a cui la sottopone la vita. Per la presentazione del libro accanto a Melinda, l’autrice per l’anagrafe Carmela Pappalardo, c’erano Federica Milazzo, sommelier, Francesca Laganà, guida naturalistica e Claudia D’Amico, attrice e conduttrice radiofonica: tre amiche che hanno evidenziato la personalità della nostra autrice pronta già a cimentarsi in un nuovo libro. Location della presentazione è stata la cantina Murgo, storica azienda etnea anche per quanto riguarda gli spumanti,  una cornice quindi in perfetta sintonia con la storia del romanzo e la vita della stessa autrice. “Era da tempo che avevo in mente di mettere nero su bianco questa storia- racconta  Carmela Pappalardo – poi un giorno, d’improvviso, finalmente ho iniziato a concretizzare il mio progetto, il racconto di ciò che tenevo per me da tempo”. Un racconto di amori e di amore anche per il territorio, cioè l’Etna.  Il filo conduttore, che lega tutte le vicende che si susseguono tra le pagine del romanzo, è il vino, il vino che diventa professione di sommelier per la scrittrice, il vino che crea l’occasione per far conoscere le persone. “Tutta colpa delle bollicine”, edito da Etabeta, diventa così un testo per una profonda riflessione, che diventa conferma che laddove sembra essere giunta la fine di un qualcosa invece si può ripartire e scommettersi per un futuro diverso.