E’ bufera o quasi sulla composizione della commissione per la valutazione del punto nascite di Cefalù. Due interrogazioni del M5S sono state depositate alla Camera e all’Ars (primi firmatari rispettivamente Giulia Di Vita e Salvatore Siragusa) per sapere se ministro ed assessore della Salute ritengano opportuna e trasparente la nomina dei componenti dell’organismo giudicante. La composizione del pool di sanitari che deve valutare l’operato della struttura cefaludese per decretarne in sostanza la cancellazione o il mantenimento in vita, infatti, potrebbe avere conflitti di interesse, visto che comprende anche i nomi di due medici (Giuseppe Canzone e Domenico Cipolla) in forza all’ospedale di Termini, la struttura con la quale il punto nascite dell’ospedale Giglio è stato messo in competizione per la sopravvivenza. Per questo gli interroganti chiedono se i responsabili del dicastero e dell’assessorato – considerata in ipotesi l’illegittima composizione della commissione – non intendano procedere all’annullamento degli atti relativi all’ispezione all’ospedale di Cefalù, che -secondo quanto riportato da alcune testate giornalistiche – sarebbe stata effettuata lo scorso 26 giugno, con esito non certo ottimale per il punto nascite. Nel reparto, infatti, non sarebbe stata identificata la figura del responsabile organizzativo e gestionale dell’area neonatale. “Sia la Regione che il Giglio – dice Giulia di Vita – non avrebbero inoltre rispettato l’attività di comunicazione trasparente con la popolazione, che era prevista dal ministero. I cittadini, infatti, sarebbero stati tenuti all’oscuro sia della nomina della commissione che della sua composizione”. Per due punti nascita il cui destino è ancora incerto ce n’è un altro che sembra averlo ormai segnato. “E’ quello di Petralia – dice Salvatore Siragusa – , cui è stato comunicata proprio in questi giorni la chiusura. Questa è la risposta di Crocetta, da qualche giorno peraltro con l’interim alla sanità, alle difficoltà ed ai problemi dei cittadini in un territorio gravato oltre tutto dalla difficoltà di collegamento dovuta al crollo dell’autostrada. E’ una vergogna”.