22 Novembre 2024

CASTIGLIONE SICILIA – Tachis e l’Etna, il pinot .. il racconto di chi lo ha conosciuto

12985581_1724951031115951_7069090889864528606_nIl ricordo di Giacomo Tachis, un uomo,  un professionista legato all’Etna. Un evento dedicato a lui tenutosi nei giorni scorsi presso il Castello di Lauria, sede dell’Enoteca Regionale per la Sicilia Orientale, con il patrocinio del Comune di Castiglione.  E’ morto a febbraio a  San Casciano Val di Pesa (Firenze) colui che dalla stampa di settore e dagli addetti ai  lavori viene ritenuto come  uno dei  più importanti  enologi italiani.  Giacomo Tachis aveva 82 anni ed era malato da tempo. Nel 2010 si era ritirato dall’attività per dedicarsi ai libri, sua grande passione. Nato a Poirino (Torino) , studiò alla Scuola di Enologia di Alba (Cuneo) ed  è in Toscana che sviluppò studi e innovazioni fin  quando, nei primi anni ’60, diventò l’enologo di Antinori, con cui collaborerà per 32 anni, divenendo il direttore storico delle Cantine Antinori. Nel tempo poi  Tachis approda pure in Sicilia, collaborando con diverse aziende, alcune di questa sull’Etna. L’evento castiglionese ed il tasting   sono stati organizzati da: Enoteca Regionale,  Consorzio Etna Doc,  associazione Strada del Vino Etna ,  coinvolgendo le cantine Benanti e Siciliano che sono le prime cantine coinvolte nel tasting e che furono interessate dalle sperimentazioni di Tachis, con la collaborazione del giornale on line www.cronachedigusto.it e della sua redazione.  Protagonisti della serata  il Pinot Nero ed altri vini frutto delle sperimentazioni effettuate da  Tachis agli inizi degli anni ’90 presso alcune cantine etnee. Il tasting ha visto coinvolta la Fisar di Catania.

 Giacomo Tachis pur non essendo siciliano ha dato tanto alla Sicilia  affermano in tanti, un uomo che definiva la nostra terra  “isola della cultura”. Antonio Sparacio dell’Istituto Regionale Vino e Olio racconta: “Tachis è arrivato in Sicilia come consulente chiamato da Diego Planeta e riuscì a motivare i produttori in maniera semplice”, iniziando  così un lungo percorso di prove ed esperimenti. Dal 1993 fece diverse sperimentazioni con il Pinot nero fino a quando nel 1999 riuscì a fare assaggiare ad un gruppo di buyers francesi alcuni campioni di vini riuscendo a sorprenderli. Da quel momento si comprese che si era sulla buona strada e che tutti i sacrifici erano andati a buon fine”.

L’evento, i cui lavori sono stati moderati dal giornalista Fabrizio Carrera, ha visto intervenire Giovanni Conti, presidente dell’Enoteca Regionale per la Sicilia Orientale, che ha evidenziato il percorso dell’Enoteca ed i progetti intrapresi in poco più di anno dall’effettiva partenza delle attività della stessa, riuscendo a coinvolgere diversi comuni, due Gal, diversi  produttori ed aziende vitivinicole, insieme ad operatori turistici, potendo contare ormai circa 40 associati.

L’assessore Lucia Chisari ha evidenziato l’impegno dell’Amministrazione comunale di Castiglione  verso il comparto e il sostegno da sempre dato alle iniziative dell’Enoteca, sottolineando l’importanza che tutto ciò significa per creare sinergia sul territorio dove il settore vitivinicolo e l’enoturismo rappresentano un valore aggiunto per tutto il comprensorio dell’Etna. All’evento erano presenti pure il presidente del consiglio Stefano Papa e l’assessore Nunzio Cannavò.

Diversi gli interventi che hanno visto tracciare un profilo completo di Tachis enologo e Tachis uomo in grado di interagire con un territorio ed i suoi produttori e le loro tradizioni vitivinicole e  non sempre pronti alle innovazioni culturali, alle sperimentazioni.Tra gli interventi  registrati durante l’evento quello dei produttori  Giuseppe  Benanti , Michele Scammacca del Murgo, Rocco Siciliano, di  Pietro Di Giovanni – enologo, Graziana Grassini  l’enologa della tenuta San Guido che produce il Sassicaia, uno dei vini più conosciuti del mondo. Un evento piacevole e molto apprezzato dal pubblico, che è servito a conoscere meglio l’Etna ed i suoi vini, partendo proprio dall’esperienza di Tachis, ma che vede il territorio vantare una secolare tradizione nel settore vitivinicolo. Una serata per raccontare i vini dell’Etna e della Sicilia, grazie anche al contributo e alla testimonianza di Giovanni Scilio per la  “Strada del Vino dell’Etna”, Giovanna Conversi in rappresentanza del Consorzio Etna Doc.