TAORMINA – Stati Generali del Turismo, e adesso? La Sicilia pronta a nuove scommesse
(di Michele La Rosa)- E’ calato da poche ore il sipario sulla interessante iniziativa di venerdì e sabato ,che è servita ad accendere i riflettori su alcune tematiche che riguardano il turismo in Sicilia, contribuendo ad accenderli anche su molti politici e rappresentati istituzionali vari. Una passerella politica solamente? Non proprio, ma anche, se viste alcune assenze ingiustificate o alcuni soggetti non coinvolti aprono qualche interrogativo considerato che si continua a parlare di “sistema” e Tour di Sicilia. Taormina ancora una volta ha fatto da capitale a questo importante evento articolato in due giorni, ma che non ha portato quel contributo sostanziale ad evitare anche quest’anno quella fase di letargo in cui a parte molti alberghi, anche numerosi negozi ed attività commerciali chiudono per 3 o 4 mesi, regalando una immagine di città in letargo…altro che turistica. Ma gli Stati Generali avrebbero dovuto anche e sopratutto evidenziare come siamo lontani ancora da quello slogan “turismo tutto l’anno” se poi contestualmente a questa iniziativa la FISASCAT – Cisl, sindacato di categoria sottolinea, in queste stesse ore, come «Il turismo in Sicilia – dice il segretario regionale della categoria Pancrazio Di Leo – rappresenta oggi il 10% del Pil e anche quest’anno ha registrato un considerevole incremento delle presenze con un +26% rispetto al 2015». «E’ paradossale dunque che a fronte di questi dati si assiste a un calo dell’ occupazione nel comparto che solo qui nel comprensorio taorminese ha registrato quest’anno quasi l’80% di licenziamenti della forza lavoro» ha precisato Di Leo. «Sui 30 mila addetti del comparto turistico in Sicilia solo 10 mila rientrano in quella che si può classificare occupazione stabile» ha aggiunto il sindacalista. Certo anche la scelta della location ha aperto qualche interrogativo in una città che fino a qualche anno fa si pavoneggiava per quel Palazzo dei Congressi in città quale luogo di cultura e motore dell’economia turistica per eventi ed iniziative varie. Stati Generali ospitati presso la catena Nh Hotel, una delle più note catene alberghiere internazionali e con varie strutture in Italia, dove però alcune sono fortemente in crisi, come a Palermo ( ex Jolly Hotel) che momentaneamente risulta chiuso dal 21 novembre fino a febbraio 2017 (si legge nel proprio sito…), ma sono note le problematiche dei mesi scorsi che farebbero prospettare addirittura la chiusura e il licenziamento degli addetti ai lavori.Agli incontri promossi dall’assessore regionale al turismo on. Anthony Barbagallo hanno preso parte anche diversi assessori della giunta Crocetta, tra cui Mariella Lo Bello, Alessandro Baccei e Giovanni Pistorio, l’on. Giuseppe Ardizzone presidente Ars, a parte l’illustre presenza del Ministro Dario Franceschini giunto qui da Catania a Taormina a bordo di un treno storico (…e qui si aprirebbe un altro difficile capitolo..ma evitiamo, gustiamoci l’intenzione dell’iniziativa e dei treni storici, i trasporti vanno affrontati a parte con i loro problemi. ) . I risultati positivi e i traguardi che l’on. assessore Anthony Barbagallo ha illustrato sono di grande importanza, anche l’aumento di presenze turistiche registrato negli ultimi due anni, ma si aspetta la svolta definitiva per finalmente sancire il fatto che il turismo è la vera industria, e fonte principale, dell’economia siciliana.Turismo religioso e naturalistico, eventi sportivi, maggiori azioni di comunicazione e partecipazione ad eventi internazionali, hanno certamente contribuito a rilanciare il turismo, che ha “goduto” anche del fatto che da due anni molti flussi turistici prima diretti nei paesi arabi o nord africani in genere adesso ritornano in Sicilia, questo lo dobbiamo ricordare. L’assessore regionale al turismo Barbagallo ha certamente il merito di aver messo in calendario, tra i suoi impegni, tutta una serie di iniziative in grado di valorizzare la Sicilia, anche quella sconosciuta, promuovendo itinerari alternativi tra borghi, luoghi di cultura, tradizioni popolari, feste patronali, arte pasticcera ed eccellenze eno -gastronomiche, vini, luoghi di mare e di montagna. Restano alcuni nodi: la ricettività turistica abusiva, i trasporti, una diversa organizzazione dei grandi eventi che vanno programmati almeno un anno prima . Per il resto gli Stati Generali del Turismo sono stati utili a focalizzare prospettive e problematiche, ma adesso deve arrivare la stagione della effettiva fattibilità e realizzabilità di quanto fin qui prospettato. Entro il 28 febbraio sarà definito il Piano strategico del turismo, ecco perché entro gennaio ognuno dei potenziali soggetti protagonismo del turismo siciliano potrà presentare proposte e progetti . L’evento di Taormina è stato quindi utile, prezioso, nella speranza che il tutto non sia solo una serie di proclami e di buoni intenti, il resto lo vedremo nei mesi a seguire. Certo Taormina, capitale del turismo in Sicilia, in attesa pure del G7, sembra essersi dimenticata di quel Porto turistico tanto auspicato, di quel casinò tanto paventato ed atteso mentre flotte di siciliani e catanesi sopratutto ogni venerdì partono verso Malta con circa 100 euro per un fine settimana diverso, per andare a giocare e passare un fine settimana diverso. Anche questa è la cronaca di questi due giorni di Stati Generali del turismo, quella cronaca che non segue i comunicati stampa ufficiali o gli interventi registrati nei vari tavoli di lavoro, cercando col nostro contributo di dare un input diverso ad ulteriori riflessioni sull’argomento.