RANDAZZO – Non solo tirrimulliru. Due fine settimana all’insegna del gusto
Tutto pronto o quasi per la terza edizione della sagra del “ tirrimulliru”. E malgrado sia giunto l’evento alla terza edizione a molti riesce ancora difficile pronunciare il nome di questo dolce natalizio randazzese, preparato con vino cotto e frutta secca. Insomma una sorta di scioglilingua che incuriosisce e che ha destato curiosità. Fatto sta che anche nei comuni vicini rivendicano l’origine di questa singolare ricetta che rischiava di scomparire, ma che da qualche anno cerca di diventare il prodotto tipico per eccellenza della Città Medievale. Incerta è pure l’etimologia del nome del tirrimulliru, ricerche e interpretazioni finora non hanno dato grandi risultati. L’edizione 2016 come sottotitolo porta anche la promozione dei prodotti tipici locali, cercando di ampliare l’offerta ed il paniere di prodotti che in effetti il territorio può offrire, che sono i tipici dell’area etnea e dei Nebrodi vista la peculiarità di Randazzo. Iniziata quasi in sordina, caratterizzata anche da polemiche non tanto velate, dando alla festa un sapore agrodolce a tratti, la sagra del tirrimulliru e chi la promuove non desistono e si prepara a vivere la sua terza edizione con un programma alquanto ricco ed interessante che anticiperà le festività natalizie, tempo e freddo permettendo e che sfocerà in due fine settimana ormai vicini, sabato 10 e domenica 11, ea seguire il prossimo fine settimana, ovvero il 17 e 18 dicembre. Per le vie del centro storico intanto si stanno allestendo gli stand, i maestri pasticceri e i fornai sono pronti a presentare i loro dolciumi per l’evento, mentre, forse, qualcuno si chiede già, il futuro dell’evento e che risvolti ha sull’economia locale questo tipo di manifestazione, perché lo ricordiamo, non sono pochi coloro i quali avrebbero preferito una “sagra” o un evento enogastronomico legato a qualche altro prodotto considerato che Randazzo era rimasto l’unica località del comprensorio a non avere una manifestazione che legasse un prodotto al territorio.
Ha vinto il “tirrimulliru”, un po’ dolce un po’ biscotto, a diventare protagonista ed ambasciatore dei prodotti tipici randazzesi. Rispolverata la vecchia ricetta, messa da parte anche nelle famiglie, adesso è l’ora di pensare al futuro , affinché diventi il prodotto simbolo di una tradizione occorre promuoverlo anche dopo la sagra, occorre che i turisti lo trovino con facilità, in qualunque periodo, nelle pasticcerie, nei panifici, ecc.
Il programma : http://www.comune.randazzo.ct.it/informazioni/upload-allegati/urp/2016/tirrimullaru/sagra_tirrimulliru-2016.jpg