Stretto di Messina – Un kit per fare l’arancino da comprare sui traghetti
L’arancina è femmina o no? A scrivere la parola fine a questa eterna diatriba era stata lo scorso inverno l’Accademia della Crusca che, finalmente, aveva fornito una netta spiegazione sull’utilizzo delle due parole. Ma oggi la diaspora è tornata nel corso della presentazione dell’iniziativa ‘Un mare di sapori’ della Regione siciliana in collaborazione con le compagnia di navigazione ‘Caronte&Tourist’ e Liberty Lines. Sulle navi ‘Caronte&Tourist’, dalla prossima settimana, sarà in vendita uno speciale kit fai da te per preparare questa leccornia tipica siciliana. Ma sulla scatola del kit si legge in bella mostra ‘Arancino da Ferry boat’. Ed ecco che torna la solita querelle tra Palermo e Catania. Per molto tempo, la storia culinaria siciliana si è divisa tra arancino, spesso detto nella parte orientale della Sicilia, e arancina in quella occidentale. L’Accademia della Crusca considera valide entrambe le forme quindi è possibile dire sia arancino che arancina. Anche se arancina sembrerebbe essere il termine più corretto. “Nella Sicilia occidentale è arancina – spiega Vincenzo Franza, amministratore di ‘Caronte&Tourist’ – mentre in quella orientale, compresa Messina, è arancino. E’ la storia che li ha creati divisi…” E la querelle continua. Proprio nei giorni scorsi a riaccendere la querelle era stato pure l’autorevole quotidiano britannico The Guardian che dedicando un reportage alla città di Palermo scriveva, tra le curiosità ed eccellenze gastronomiche “arancino….” scatendando precisazioni e polemiche tra i lettori. Certo è che kit a parte per l’arancino sui traghetti, in molti invece ricordano quella vecchia tradizione di gustare un ottimo arancino durante la traversata, così come si faceva un tempo, vero e proprio momento cult dopo un viaggio di ore e ore in auto.