11 Ottobre 2024

BRONTE – World Pistacchio Day anche nella città etnea

MICHELE LA ROSA – Il 26 febbraio sarà celebrato in tutto il mondo il World Pistacchio Day, che celebra di fatto uno dei frutti preferiti anche a livello nazionale. Anche in Sicilia l’evento avrà le sue iniziative, difatti diverse le aziende di Bronte che stanno già pubblicizzando varie iniziative aziendali. Nello specifico, in Italia, secondo l’Istat la produzione di pistacchi è concentrata per il 90% in Sicilia, dove la produzione ammonta a 3.430 tonnellate. All’interno di questa realtà, la punta di diamante è rappresentata dal Pistacchio Verde di Bronte DOP (www.consorziopistacchioverde.it), che nell’ultimo raccolto, quello del 2021, ha raggiunto le 2.100 tonnellate. Una crescita considerevole se si considera che, nel 2015, questo quantitativo si fermava a 189 tonnellate (fonte: Rapporto Qualivita). Il pistacchio di Bronte comunque, da discilinare, è quello prodotto anche in alcuni territori dei comuni confinanti di Adrano e Biancavilla. In Sicilia altra zona che si sta affermando per la produzione di pistacchio è quella di Raffadali (Ag) che ha ottenuto, come Bronte, il marchio DOP(www.pistacchiodiraffadali.com).

Da una ricerca dell’associazione American Pistachio Growers risulta che sette italiani su dieci consumano il pistacchio regolarmente. Secondo gli ultimi dati forniti dall’Usda, il dipartimento dell’agricoltura Usa, la produzione globale 2021/2022 ha visto il 16% in meno rispetto al 2020/2021, portandosi a 829mila tonnellate. Iran e Turchia sono i paesi che hanno visto le riduzioni più sensibili, compensate solo in parte dalla produzione americana. Proprio i pistacchi americani, tuttavia, stanno guadagnando sempre più terreno a livello internazionale. Sempre secondo Usda, infatti, la produzione dell’ultimo anno in California è cresciuta del 10% e si prevede un record del +25% nelle esportazioni, ovvero 290mila tonnellate di pistacchi. Anche le scorte finali statunitensi continuano a salire e si sono portate su 155mila tonnellate. Per quanto riguarda l’Europa, la produzione dell’Ue è prevista in tendenziale aumento di 6mila tonnellate, fino a raggiungere le 23mila tonnellate grazie al contributo soprattutto di Spagna e Italia. Anche le importazioni però sono in crescita, guadagnando un altro 11% e attestandosi a un livello record di 135mila tonnellate, in gran parte provenienti dagli Stati Uniti.

L’ottimo stato di salute di cui gode il pistacchio a livello nazionale si riscontra anche nelle vendite: secondo l’Osservatorio Immagino di GS1 Italy, tra 2021 e 2022 la presenza in etichetta di prodotti a scaffale che segnalano la presenza di questo frutto è salita del 27%, arrivando a 512 referenze. Secondo NielsenIQ, inoltre, nel 2022 (dati fino a novembre) le vendite in Gdo sono cresciute del 6,7 in valore e del 10% in quantità.

I consumatori ormai lo mettono ai primi posti nelle loro preferenze, un fenomeno che spopola anche nel delivery, fotografato in occasione del World Pistacchio Day da Deliveroo,la piattaforma leader nell’online food deliveryche conta oltre 9.000 esercizi tra ristoranti, pasticcerie e supermercati che offrono specialità a base di pistacchio: tra le ​ preferite, in testa l’immancabile gelato, davanti al poke con granella di pistacchio e al classico cannolo. Seguono altri best seller dolciari come la cheesecake e il tiramisù in versione pistacchioe tradizionali specialità salate come l’arancino e la pizza con mortadella e pistacchio. A livello geografico, nella speciale classifica ​ delle città Pistacchio Lover – calcolata considerando gli ordini di specialità a base di pistacchio rispetto al totale degli ordini – in testa Andria (BT), davanti a Paternò (CT) e a Gorizia, rispettivamente al secondo e terzo posto.Seguono Corato (BA) e Capoterra (CA) a chiudere la TOP5.