CASTIGLIONE DI SICILIA – Alla scoperta dei boschi sull’Etna, dal Rifugio Pitarrona a Monte Rossello
Un tempo si chiamava Castiglione Etneo, perfino lo storico scrittore Giuseppe Pitrè sul finire del 1800 chiama così la località. Questo a riprova del legame tra il borgo e il vulcano. Quei boschi sul vulcano erano fonte di reddito per la comunità. E qui ancora oggi c’è una vasta porzione di territorio comunale che si spinge fino ai crateri sommitali tra colate laviche e zone di fitta vegetazione e a bosco. Aree suggestive sotto l’aspetto paesaggistico e naturalistico. E il Comune ha prontamente aderito ad una iniziativa lanciata dalla Regione. Alla scoperta dei boschi dell’Etna ricadenti nel territorio castiglionese. Concluso il progetto finanziato dal Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale – Servizio 11 che prevedeva delle iniziative mirate, di carattere didattico – educativo e divulgativo, nelle aree forestali siciliane. Al bando della Regione aveva partecipato il Comune con un progetto proposto dalla Commissione Straordinaria che attualmente sostituisce l’Amministrazione locale, ed elaborato dall’Ufficio Promozione Turistica, coinvolgendo 53 alunni dell’Istituto Comprensivo Santo Calì (scuola secondaria di I° grado plessi di Castiglione e Solicchiata). L’obiettivo è quello di far conoscere il patrimonio boschivo che caratterizza il territorio comunale, non sempre valorizzato ed adeguatamente conosciuto anche dalla popolazione residente. Gli studenti, martedì mattina, e i docenti, col supporto del Distaccamento Corpo Forestale di Linguaglossa, il personale del comune , hanno raggiunto con appositi automezzi il Rifugio Pitarrona, una ex caserma un tempo utilizzata appunto dalle guardie forestali , al centro dell’area boschiva castiglionese e crocevia di vari itinerari naturalistici. Da qui poi escursione a piedi attraversando pure le colate laviche del 2002 e del 1923 per poi raggiungere quota 1550 m.s.l.m. nella zona di Monte Rossello e poi ritornare al Rifugio Pitarrona e sostare qualche ora. Grazie alla Forestale e ai docenti così gli studenti hanno approfondito vari aspetti della flora e della fauna tipica di queste zone etnee, anche attraverso il materiale divulgativo predisposto dagli uffici comunali. L’iniziativa è stata possibile grazie anche al coinvolgimento di imprenditori locali, e alla collaborazione di due società del luogo, ovvero la EtnAlcantara e GoldService che hanno messo a disposizione i mezzi fuoristrada necessari ad un costo simbolico come rimborso spese, ma anche del punto vendita Despar. Un tempo per la popolazione castiglionese i boschi dell’Etna erano anche fonte di reddito, e comunque ancora oggi il Comune è proprietario di una vasta porzione di territorio a bosco, dato in concessione all’Aziende Foreste Demaniali della Regione. Un patrimonio naturalistico e paesaggistico prezioso, attraversato da itinerari e percorsi che dall’Etna raggiungono anche l’Alcantara e il Borgo castiglionese, rappresentando altresì una importante offerta turistica. E in effetti pochissimi degli alunni presenti conoscevano questa parte di territorio castiglionese, sconoscendo allo stesso tempo le peculiarità di questi boschi etnei e delle ricchezze del proprio territorio comunale.