VALVERDE – Riapre il Santuario. Il vescovo per la Messa di riapertura
Mercoledì 29 novembre il santuario della Madonna di Valverde sarà di nuovo riaperto ai fedeli ed ai visitatori. I rilievi e le iniezioni di calcestruzzo ad elevata fluidità nella parte sottostante la navata laterale sinistra del santuario, i lavori di consolidamento del sottosuolo della piazza antistante e l’allestimento di alcune condotte esterne provvisorie per lo smaltimento delle acque meteoriche, fanno si che non sussistono più condizioni di pericolo. Il merito è degli interventi approntati dai tecnici della parrocchia e dell’amministrazione comunale.
La relazione redatta dall’architetto Raffaello Di Mauro, tecnico incaricato della parrocchia e della diocesi, ha donato fiducia e serenità ai tanti fedeli che si sono visti precluso l’accesso al santuario a seguito dell’ordinanza sindacale dell’1 ottobre scorso.
Il vescovo della diocesi di Acireale S.E. Mons. Antonino Raspanti è stato tra i primi ad essere stato informato della cessazione delle condizioni di pericolo.
Dichiara il vescovo: «Non posso che gioire per la prossima riapertura al culto del santuario della Madonna di Valverde. All’indomani della chiusura mi recai personalmente sul posto per invocare la Vergine Maria ed invitare i fedeli alla preghiera ed alla fiducia. Sono lieto che mercoledì prossimo, primo giorno della novena a Maria Immacolata, presiederò con la messa la celebrazione di riapertura. Una riapertura frutto della preghiera di tanti fedeli, così come dell’impegno di tanti enti, religiosi e civili, che con lavoro sinergico hanno reso possibile il ripristino delle condizioni di sicurezza in tempi davvero molto brevi. Un riconoscimento particolare – per la mia parte – sento di esternarla all’ufficio beni culturali della diocesi che ha svolto un’ottima azione di coordinamento tra parrocchia, amministrazione comunale, Soprintendenza ai Beni Culturali e associazioni locali».
Il progetto di restauro e consolidamento del santuario e dei locali annessi, approntato dall’architetto incaricato dalla parrocchia e dall’ufficio beni culturali della diocesi, ammonta ad un totale di Euro 406.945,71, di cui 284.862,00 saranno finanziati dai fondi 8xmille della CEI ed i restanti 122.083,71 saranno coperti tramite la raccolta fondi promossa dalla parrocchia in un conto corrente dedicato, dove confluiranno le offerte dei fedeli e degli imprenditori locali.