PASSOPISCIARO – I vini della costa d’oro dell’Etna, conclusa la X edizione
Michele La Rosa – Calato il sipario sulla decima edizione de “ I vini della costa d’oro dell’Etna”, svoltasi in piazza Majorana nella frazione di Passopisciaro, frazione di Castiglione di Sicilia. Una quarantina di aziende vitivinicole del territorio di Castiglione, ma provenienti pure dalle vicine Linguaglossa e Randazzo e di altri comuni etnei, sono state protagoniste all’evento pubblico ideato anni fa da Nino Franco e poi coadiuvato da Melo Di Bella e che si svolge puntualmente col patrocinio dell’Amministrazione comunale castiglionese e del Club Triangolo. Un evento che accende i riflettori sulla frazione di Passopisciaro, borgata questa storicamente al centro della più importante produzione vitivinicola etnea fin dal 1800. Proprio da qui nei secoli passati, ma la storia si ripete oggi, partivano ingenti quantitativi di mosto e vino verso il porto di Riposto per poi approdare nel Nord Italia o in Francia ed altri paesi europei come l’Inghilterra. Passopisciaro oggi, e tutto il territorio castiglionese è diventato “patria” di vignaioli e produttori giunti da tutte le parti d’Europa, ma anche da Giappone e Cina, oltre che dal Nord Italia, che vanno ad aggiungersi a storiche famiglie del luogo che producono ed esportano vini Doc dell’Etna. E sabato sera ancora una volta l’evento è stata una grande occasione di confronto e promozione dei vini di quest’area, dove i produttori hanno raccontato i loro vini, li hanno presentati al pubblico e fatti degustare. Alla manifestazione erano presenti pure il sindaco Antonino Camarda e il presidente del consiglio Francesco Raiti, i quali si sono complimentati con gli organizzatori, ribadendo l’impegno in tale direzione che l’Amministrazione porta avanti per la promozione del territorio anche attraverso questo comparto produttivo. Passopisciaro così è diventato crocevia e cenacolo di giornalisti, intellettuali, scrittori, produttori, che raccontano l’Etna attraverso il vino, le sue contrade, la sua storia, lungo quella strada statale 120 che un tempo veniva chiamata la Via delle Montagne.