Lavoro nero nel periodo estivo, 81 irregolari in provincia di Messina
Nel corso della stagione estiva appena conclusa i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina hanno intensificato l’attività di controllo per contrastare la diffusione di illeciti economico-finanziari, con specifica attenzione alle attività “in nero”, all’abusivismo commerciale ed alle truffe a danno dei consumatori, tra cui anche quelle in materia di erogazione di carburante presso i distributori stradali. Specifico interesse è stato rivolto alle attività tipiche di tale periodo dell’anno, quali la somministrazione di alimenti e bevande, la gestione di aziende turistiche, di strutture ricettive, specialmente quelle balneari, di attività d’intrattenimento e dei relativi servizi connessi.
Le attività di controllo sono state estese dalle diverse aree della città, con particolare riferimento al litorale, a quelle dell’intera provincia, compreso il territorio eoliano, una fra le mete privilegiate dai flussi turistici. Nel giro di poche settimane gli uomini delle Fiamme Gialle hanno scoperto ben ottantuno lavoratori completamente in nero ai fini fiscali e contributivi, nove dei quali sono risultati essere di nazionalità straniera, e dieci irregolari, che si sono aggiunti ai centosei già individuati nei primi sei mesi dell’anno. Degno di menzione al riguardo un intervento a Santa Teresa di Riva, presso un lido adibito anche a discoteca, posto in essere in un fine settimana, durante il quale sono stati individuati sette lavoratori completamente in nero e tre irregolari. In questo caso la società è stata segnalata al locale Ispettorato provinciale del lavoro per la prevista sospensione dell’attività imprenditoriale, poiché l’impiego del personale non risultante dalla documentazione obbligatoria è risultato superiore al 20% dei dipendenti presenti.
L’impegno nel periodo di maggior presenza turistica dei militari della Guardia di Finanza si è rivelato efficace anche nella lotta alla contraffazione, nella vigilanza sulla sicurezza dei prodotti introdotti in commercio e nella repressione degli altri illeciti che danneggiano le proprietà intellettuale. Difatti, sono stati quasi diciottomila i prodotti sequestrati, tra cui articoli di elettronica, moda e accessori e giocattoli. Undici le persone denunciate all’autorità giudiziaria per reati quali introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, ricettazione e violazioni alla normativa in materia di sicurezza dei giocattoli. Numerosi, infine, anche gli interventi presso discoteche e locali di pubblico spettacolo, in orari notturni, finalizzati al contrasto dello spaccio e dell’uso di sostanze stupefacenti, che hanno portato alla segnalazione di quattordici soggetti al Prefetto, per detenzione finalizzata all’uso personale ed alla denuncia di una persona alla Procura della Repubblica, per detenzione illecita di sostanze stupefacenti.