NICOLOSI – Spumante da catarratto e nerello cappuccio. Serafica presenta i Mirantur Spumanti
Michele La Rosa – L’Etna dei vini continua a stupire, a sorprendere.I produttori continuano a sperimentare per arricchire e diversificare la produzione, anche per quanto riguarda la produzione di spumanti. E l’avvicinarsi del Natale, col clima di festa che si respira, rende più attuale raccontare e scrivere di bollicine dell’Etna.
Stavolta ci soffermeremo a scrivere dell’azienda Serafica, Terra di Olio e Vino che ha iniziato a sperimentare e indagare nuove produzioni, dando vita ai Mirantur Spumanti Bianco e Rosè: da Catarratto e Nerello Cappuccio spumantizzati secondo il metodo tradizionale Charmat lungo. Un traguardo che i protagonisti adesso presentano al pubblico, ai consumatori.
“Siamo molto emozionati perché giorno dopo giorno aggiungiamo un piccolo tassello nel percorso di crescita della nostra realtà familiare – sottolinea Giuseppe Borzì, responsabile commerciale dell’azienda -. I Mirantur, nella versione spumante, hanno tutta l’effervescenza e l’unicità di due vini che non solo ci rappresentano ma che ci fanno ben sperare per il futuro. Il versante Sud ha un potenziale incredibile e, proprio qui, cerchiamo di convogliare al meglio i nostri sforzi e abilità imprenditoriali”.
Prodotti e imbottigliati integralmente dalla famiglia Serafica, raccontano la storia di un’azienda che dal 1950 si dedica a Nicolosi, con passione e nel massimo rispetto dei principi della sostenibilità ambientale, alla coltivazione di vigneti e uliveti appartenenti all’agro-biodiversità siciliana, un contesto ideale per praticare una viticoltura di qualità grazie all’esposizione a Sud del Vulcano attivo più alto d’Europa e allo speciale terroir che lo caratterizza.
Una storia di “emigrazione al contrario” quella della famiglia Serafica che inizia nel mondo del vino quando Andrea Serafica rientra dall’America e si dedica alla coltivazione di vigneti. Nel 1976, Nino Serafica realizza il frantoio oleario e, nel 2000, Andrea Serafica re-impianta nuovi vigneti e uliveti. L’anno di svolta è il 2018 quando la nuova generazione Giuseppe Borzì e Nino Serafica realizzano il brand per la commercializzazione dei prodotti aziendali, Maria Ausilia introduce la didattica in azienda e viene acquistato il nuovo frantoio con estrazione a freddo.
“Nonostante sia riconosciuta la vocazione dei territori dell’Etna, ritengo che non sia affatto scontato ottenere un risultato qualitativo di così alto profilo – spiega l’enologo Nicola Colombo -. Con questi due nuovi spumanti, riteniamo di aver esaltato al meglio le caratteristiche varietali di Nerello Cappuccio e Catarratto grazie anche alla rifermentazione con Metodo Charmat Lungo. Siamo certi che questo rappresenta un grande passo non solo per Serafica ma anche per l’intero Sistema Vino dell’Etna, per questo nutriamo grandi aspettative per il prosieguo”.
Le uve dell’azienda di famiglia danno vita alle prime due bollicine di montagna che completano la linea Mirantur già presente con il Mirantur Bianco 2021 da uve di Catarratto e il Mirantur Rosso 2019 a base di Nerello Cappuccio.
Produttori ed eventi dedicati alle bollicine dell’Etna aumentano, già sono una trentina i produttori di spumanti nei vari versanti del vulcano, seppur si tratti comunque di una produzione di nicchia, con numeri importanti ma non eccessivi. Occorre probabilmente ancora uno sforzo in termini di marketing per far conoscere le bollicine dell’Etna ai consumatori, locali ma non solo.