CASTIGLIONE SICILIA – Al Castello rievocata la leggenda di Angelina
Si è rivelato vincente l’abbinamento favola-vino portato in scena domenica scorsa nella prestigiosa cornice del Castello di Lauria nel contesto della manifestazione “Calici di Favole” organizzata dall’Associazione Cultura Aetnae insieme con l’Enoteca Regionale Siciliana- Sicilia orientale che proprio in questa splendida location ha la sua sede. Sullo sfondo un allestimento mirato verso la bifora della sala che guarda verso Francavilla di Sicilia, località che avrebbe assunto il toponimo proprio da questa leggenda, elemento centrale della narrazione de “La bella Angelina”, ovvero la leggenda di questa nobildonna innamorata, in segreto dal padre Ruggero, di un delfino di Francia.
L’evento ha preso il via con gli interventi del presidente Andrea Giuseppe Cerra per l’associazione organizzatrice e di Giovanni Conti per l’Enoteca Regionale, quest’ultimo si è fatto portavoce dei saluti e del plauso all’iniziativa da parte del Sindaco e dell’Amministrazione comunale, a cui è seguito anche il plauso ed i complimenti del presidente del Consiglio comunale Filippo Giannetto .
Hanno poi preso la parola Cettina Cacciola, dell’Ufficio Turistico di Castiglione di Sicilia e Paolo Di Caro, presidente della Fondazione Italiana Sommelier Sicilia Orientale. La prima, a fronte della sua esperienza a fianco dei migliaia di turisti che ogni anno visitano il paese, ha sottolineato come i viaggiatori rimangano affascinati dalla bellezza del castello e delle sue storie, una patrimonio di tradizioni che va saputo proporre in maniera diversa a seconda della sensibilità dello spettatore e che si configura come una grande opportunità di sviluppo economico e culturale, non solo per Castiglione ma per tutto il comprensorio etneo.
Del resto, come ha successivamente ricordato Di Caro, anche solo volendo rifarsi al vino e alla coltura della vite, il nostro è un territorio di tradizione millenaria fatta di vitigni autoctoni ma anche di prestigiosi vitigni internazionali che, a queste latitudini e su questo terreno lavico, hanno trovato una componente minerale unica. Sull’Etna tra storia, mito, arte ed enogastronomia, hanno formato un intreccio unico che, se ben valorizzato e comunicato, può essere davvero il miglior biglietto da visita per la nostra terra. E proprio questo è stato lo spirito che ha animato la manifestazione che ha affidato la narrazione del racconto -tramandato da Filoteo Omodei e rivisto dall’associazione Cultura Aetnae- alla voce e alla chitarra del cantastorie Lugi di Pino.
Protagonisti assoluti della serata sono stati quindi i personaggi della favola, ad ognuno dei quali per le sue caratteristiche erano abbinati due vini dell’Etna: rosso DOC per il castellano Ruggero di Lauria, rosso IGT per il Delfino di Francia (Pinot e Syrah a rievocare i paesi d’oltralpe), bianco DOC per la sua bella innamorata Angelina e, infine, bianco IGT per la fida ancella Franca. «La risposta del pubblico ci incoraggia a sostenere eventi che come questo sanno mettere insieme arte, tradizione e cultura del vino, in un modello che ci permette di offrire al turista non una semplice degustazione ma un “sorso della nostra identità”» ha dichiarato il presidente dell’Enoteca Regionale Siciliana- Sicilia orientale, Giovanni Conti.
Stessa soddisfazione per l’esito della serata è stata espressa da Andrea Giuseppe Cerra il presidente di Cultura Aetnae «Ci riempie d’orgoglio aver fatto rivivere una delle favole più belle della tradizione locale e aver realizzato un progetto editoriale innovativo che ne ha saputo attualizzare i testi ma anche i personaggi grazie ad una veste grafica moderna e accattivante. Stiamo già lavorando ad altri testi del leggendario etneo, ma speriamo che proprio “La bella Angelina” possa trovare spazio per essere presto riproposta».