GIARDINI NAXOS – Controlli della Guardia Costiera
Una intensa attività di vigilanza in materia demaniale è stata espletata sul territorio di Giardini e Taormina dal personale della Guardia Costiera di Giardini Naxos, durante la settimana trascorsa.
Durante i controlli i militari, individuavano un mini escavatore intento ad effettuare la sistemazione dell’arenile accertando che i lavori risultavano eseguiti in assenza delle previste autorizzazioni. Nel corso dell’attività ispettiva si constatava l’avvenuta demolizione di parte di una roccia naturale presente nell’area demaniale marittima provocandone il suo danneggiamento.
Venivano quindi individuati due soggetti che venivano deferiti all’Autorità Giudiziari contestando loro, oltre il reato di modifica dello stato dei luoghi, anche il reato di deturpamento di bellezze naturali. Contestualmente si procedeva al sequestro del mezzo meccanico usato per le operazioni. In un’altra operazione, veniva segnalato, alla Procura della Repubblica di Messina, il titolare di uno stabilimento balneare per aver depositato sull’area demaniale marittima alcune strutture non autorizzate. I militari, inoltre, controllavano altre 11 attività commerciali ricadenti sul pubblico demanio marittimo constatandone la regolarità.
Espletata anche un’attività di controllo in materia di “Etichettatura e tracciabilità” del prodotto ittico ai sensi del D.M. del 27/03/2002 ed in materia di “Rintracciabilità” ai sensi del Reg.CE 178/02. L’attività ha riguardato i ristoranti e gli esercizi commerciali della piccola e grande distribuzione (pescherie, supermercati ed ipermercati) al fine di consentire la corretta tracciabilità del pescato, in tutte le fasi della filiera ittica, infatti, questa è di fondamentale importanza al fine di prevenire possibili frodi in danno del consumatore nonché garantire la corretta verifica dello stato di conservazione del prodotto e sottrarre dal mercato il pescato di dubbia provenienza.
In un solo caso, riscontrando inadempienze sulla corretta etichettatura del prodotto ittico posto in vendita, si sanzionava l’esercente di una rivendita di pesce, con un verbale di illecito amministrativo per un importo di 3.500 EURO.
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