28 Aprile 2024

21 vini siciliani conquistano i Tre Bicchieri del Gambero Rosso

bb163d58f60727dff55c634e83c345a1_LLa Sicilia dei vini  conquista sempre più fiducia. Aumentano le aziende che producono ed aumentano però pure i riconoscimenti.  Sono 21 i vini che conquistano i Tre Bicchieri del Gambero Rosso  quest’anno: il massimo storico. Ad avvalorare, ancora una volta, la crescita qualitativa dell’enologia isolana. Una realtà regionale vivace e dinamica, che si muove velocemente lungo alcune direttrici: al centro l’asse portante dei territori, quelle macroaree con ben definite peculiarità e caratteristiche. L’esempio più illuminante è quello dell’Etna, un areale che non cessa di far parlare di sé. È una zona unica, dalla straordinaria vocazione, dove ogni anno nascono nuove aziende e vedono la luce nuove etichette, nuovi cru. All’Etna vanno ben 6 Tre Bicchieri, di cui due sono debuttanti: l’elegante Alta Mora ’14 di Cusumano e il raffinato Buonora ’15 di Tasca d’Almerita.

Altra denominazione emergente è il comprensorio di Faro, nel messinese, con la riconferma dei due Tre Bicchieri dell’anno scorso, e l’emergere, nel generale auspicato allargamento della base produttiva (Faro è una piccola denominazione che era sul punto di sparire) dell’eccellente Faro ’14 di Bonavita, a un passo dal massimo alloro. Il Sud Est, l’area che conta al suo interno anche il vasto territorio del Cerasuolo di Vittoria, rafforza il suo già notevole peso portando a 6 il numero dei vini premiati, con 2 sorprendenti Nero d’Avola, il Sosta Tre Santi ’10 di Nicosia e il tradizionale Saro ’13 di Rudinì, le new entry di quest’anno.

La Sicilia occidentale non sfigura con i suoi 7 Tre Bicchieri, tra i quali debuttano l’elegante Shymer ’13 di Baglio di Pianetto, dell’entroterra palermitano – areale in forte crescita qualitativa – e l’affascinante Favinia La Muciara ’15 di Firriato, un perfetto mariage di catarratto, grillo e zibibbo della recente tenuta di Favignana, magnifica isola dell’Arcipelago delle Egadi in cui dopo oltre un secolo è ritornata finalmente la vite.

Tutto va a comporre un ritratto dell’enologia siciliana di grande suggestione. Si tratta d’una regione sempre più centrale nel panorama produttivo italiano, dove i nomi classici si confermano e consolidano le posizioni conquistate con vini sempre più centrati, meno concentrati e più eleganti, quasi sempre ottenuti dalle mille uve della tradizione. Ma in Sicilia c’è, fortunatamente, ancora moltissimo spazio per la (ri)scoperta di terroir eccellenti e per nuove aziende che sappiano leggere il territorio e le sue autentiche vocazioni.

Alcamo Beleda ’15 Rallo

Cerasuolo di Vittoria Cl. Dorilli ’14 Planeta

Cerasuolo di Vittoria Giambattista Valli Paris ’12 Feudi del Pisciotto

Eloro Pachino Saro ’13 Rudinì

Etna Bianco Alta Mora ’14 Cusumano

Etna Rosso Prephylloxera La V. di Don Peppino ’14 Tenuta delle Terre Nere

Etna Rosso San Lorenzo ’14 Girolamo Russo

Etna Rosso V. Barbagalli ’13 Pietradolce

Etna Rosso Zottorinoto Ris. ’12 Cottanera

Faro ’14 Casematte

Faro Palari ’12 Palari

Favinia La Muciara ’14 Firriato

Lorlando ’15 Assuli

Nero d’Avola Sosta Tre Santi ’10 Nicosia

Passito di Pantelleria Ben Ryé ’14 Donnafugata

Saia ’14 Feudo Maccari

Shymer ’13 Baglio di Pianetto

Sicilia Carricante Buonora Tascante ’15 Tasca d’Almerita

Sicilia Mandrarossa Carthago ’14 Settesoli

SP 68 Rosso ’15 Occhipinti

Tripudium Rosso Duca di Castelmonte ’13 Pellegrino

(fonte Gambero Rosso)