29 Aprile 2024

BRONTE – Il sindaco Calanna: presidente Musumeci pensaci tu. “Non possiamo ospitare altri immigrati”

 Il sindaco Graziano Calanna, torna a scrivere al presidente della Regione, per chiedere il rispetto dell’accordo Anci – Viminale secondo cui ogni Comune non potrebbe ospitare più di 2,5 migranti per ogni 1000 abitanti.    “Illustrissimo Presidente Nello Musumeci, – si legge nelle missiva – mi preme sottoporre alla Sua attenzione il problema dell’eccessivo numero di migranti che la mia Città è costretta ad accogliere.   Bronte, infatti, dopo aver dimostrato di essere accogliente, ospitando oltre 50 migranti  all’interno del Centro Sprar ed in alcune Case di accoglienza, ha subito un decreto del Dipartimento Famiglia e Politiche sociali della Regione siciliana che ha concesso alla “Cooperativa sociale Freedom” di Siracusa l’autorizzazione per altri 59 minori non accompagnati, da ospitare nella struttura di primissima accoglienza istituita in via Carlo Alberto Dalla Chiesa.

         Tale decreto – si continua a leggere – è stato emesso in spregio ai pareri negativi espressi dai Responsabili dei servizi sociali, sanitari e scolastici e dell’ordine pubblico della Città, oltre che dal Consiglio comunale, e soprattutto in palese violazione dell’accordo Anci-Viminale, secondo cui i Comuni non possono ospitare più di 2,5 migranti per ogni 1000 abitanti”. Il sindaco Graziano Calanna, infatti, dopo aver appreso dell’arrivo degli ulteriori 59 migranti minori, ha organizzato incontri con la società civile della comunità brontese raccogliendo tutte le preoccupazioni del caso. Ma non solo, ha scritto all’ex presidente Crocetta ed a diverse autorità regionali, segnalando come il Dipartimento, nel concedere l’autorizzazione, non abbia rispettato alcune procedure.     “Inoltre, – infatti, si continua a leggere – alla luce del parere del 10 agosto 2017, emesso dall’Ufficio legislativo e Legale della Presidenza della Regione Siciliana, il Dipartimento della Famiglia e delle Politiche sociali, prima di emettere il decreto di autorizzazione alla “Cooperativa sociale Freedom”, avrebbe dovuto sentire le componenti autorità statali e, in particolare, gli Uffici del Ministero dell’Interno. Non avendo il Dipartimento regionale osservato questa indicazione, abbiamo chiesto l’immediata revoca del decreto senza ottenere riscontro”.  Duro nel finale il sindaco nei confronti della burocrazia regionale. Calanna, infatti, chiude così la lettera a Musumeci: “Certo che vorrà ristabilire pienamente i principi di legalità nell’espletamento degli atti amministrativi da parte della burocrazia della Regione siciliana, chiedo il Suo autorevole intervento, affinché i migranti ospitati a Bronte non superino quelli indicati dall’accordo Anci – Viminale”.