LINGUAGLOSSA – Il tour del gusto riparte. Alla ricerca dei sapori tipici
Michele La Rosa -La stagione turistica sull’Etna e dintorni cerca di ripartire tra novità e conferme. Qui lungo le rotte del vino tra cantine ed enoteche si riparte con gli eventi tematici e con varie iniziative che produttori e ristoratori stanno organizzando per avviare un nuovo corso, una nuova stagione dopo l’emergenza da Covid che ha praticamente bloccato le attività per oltre un anno. E a Linguaglossa, nodo strategico lungo la SS 120, sono vari i locali e le attività tra novità e conferme che puntano a rilanciare il settore turistico. La nostra tappa è presso VinEtna, locale enoteca che già conoscevamo per la sua ricca presenza di etichette ed aziende vitivinicole, in pieno centro storico, tra i vicoli di una Linguaglossa ancora da scoprire, da assaporare con le sue pagine di storia e tradizioni. E VinEtna volta pagina, anzi riparte con delle novità sostanziali, abbinando all’enoteca adesso la ristorazione ed affidandosi ad un esperto del settore. Una nuova avventura per certi aspetti anche per i gestori, consapevoli che l’enoturismo è un segmento in continua evoluzione. A firmare i piatti e i menù di VinEtna, già da qualche settimana, è Giovanni Longo, catanese doc, con una lunga attività alle spalle, sia nella ristorazione che nel catering per eventi, con esperienza anche all’estero. Col nostro chef è una lunga chiacchierata che ci porta anche ad una attenta riflessione sull’evolversi dell’enogastronomia, sulle tendenze attuali, sul suo progetto di cucina dove viene affiancato da Daniela Savoca.Una lunga intervista per capire anche cosa è successo nel mondo della ristorazione in questi mesi e come ripartire. Giovanni Longo giunge qui con le idee chiare:la cucina deve essere un laboratorio dove sperimentare e coniugare tradizioni, gusti, ma anche ricerca nella combinazione di sapori e prodotti che esaltino il territorio. Con lui facciamo un’analisi di cosa succede sull’Etna, in Sicilia, dove spesso la cucina ha subito contaminazioni e trasformazioni dettate dalle nuove tendenze, dai programmi tv. I suoi piatti sono una combinazione tra la tradizione culinaria siciliana e l’innovazione frutto delle nuove tendenze, ma resta come punto di partenza la ricerca dei prodotti genuini, a chilometro zero o comunque espressione e tipicità del territorio. ” Amo la cucina semplice ma genuina, quella che riporta ai vecchi sapori di un tempo” – ci dice Giovanni Longo che ha una predilizione anche per la frutta secca, sopratutto la mandorla. E qui che potrai trovare il pane fritto, il lardo col formaggio fuso, il filetto in crosta di pistacchio, la caponatina come la cucinavano le nostre nonne, la pasta fresca col pomodorino, la tagliata di capocollo, lo stinco di maiale in cartoccio, i dolci fatti in casa. E l’elenco potrebbe continuare ancora, confermando come i piatti e i menù consigliati dallo chef Giovanni Longo facciano veramente parte di un progetto di riscoperta della cucina tipica siciliana ed etnea in particolare, con quel tocco di innovazione nei sapori e negli abbinamenti tra prodotti che non sempre è facile trovare nella ristorazione. Punto di forza diventa poi l’abbinamento con i vini, frutto dell’esperienza già maturata in tal senso e che completa la visione dei menù proposti . Così l’enoteca-ristorante apre scenari nuovi anche nell’offerta turistica locale, dove solo i vini non riuscivano ad esprimere le bontà del territorio, ma adesso con i menù espressione delle tradizioni e dei sapori siciliani si punta ad un progetto più articolato in grado di promuovere pure il territorio, sia attraverso l’offerta enogastronomica che eventi tematici, una vetrina quindi del territorio.