ETNA – Piano neve, riunione in Prefettura
Nel palazzo del governo il prefetto Maria Carmela Librizzi ha indetto un ulteriore incontro, allo scopo di aggiornare e approvare il Piano Neve per il prossimo inverno. Una pluralità di soggetti istituzionali, a partire dalla Città Metropolitana, ha dato il proprio contributo per predisporre un insieme di azioni coordinate e per poter intervenire efficacemente in occasione di nevicate abbondanti. Nel corso della riunione sono state tracciate le modalità operative di intervento, le procedure organizzative, le risorse umane, il parco mezzi a disposizione da usare in caso di neve sulle strade dell’Etna.
Per ripristinare la viabilità la Protezione civile della Città metropolitana può contare su una ventina di mezzi quali fresie spalaneve, vomeri e spargisale, pale meccaniche e camion per i trasporti di gasolio o sale, motopale e trattori, battipista ovvero il “gatto delle nevi” e gru, caterpiller e carrelloni.
“Buona parte di questi mezzi sono stati già revisionati e, al momento, per renderli ancora più efficienti, un’officina autorizzata sta provvedendo alla manutenzione, che sarà completata entro fine mese”, ha dichiarato il dirigente dell’Ente Rosario Leonardi.
“Da quest’anno il Piano neve a Città Metropolitana abbiamo iniziato ad organizzarlo a luglio per non arrivare impreparati all’inverno e assicurare a operatori turistici ed amanti della montagna sicurezza e piena vivibilità dell’Etna. Tuttavia stiamo programmando importanti investimenti per i prossimi anni su mezzi oramai datati ed ai limiti dell’affidabilità” ha dichiarato Ivan Albo, consulente del Sindaco metropolitano, che ha espresso anche delle considerazioni sull’importanza della viabilità soprattutto per il turismo montano.
Sulla stessa linea si è posta il vice prefetto Rosaria Maria Grazia Giuffrè: “Una delle attrazioni più importanti per il nostro territorio è l’Etna e se noi non sappiamo gestire con intelligenza le emergenze per agevolare il turismo, ci facciamo una pubblicità cattiva, che non fa altro che impoverire il territorio. Non solo l’aspetto operativo ma la strategia generale deve essere finalizzata a evitare queste problematiche”.
Le criticità emerse lo scorso inverno, con l’eccezionale innevamento che ha messo in ginocchio gli albergatori, devono essere affrontate con “l’acquisto di altri mezzi da consegnare in dotazione alla Città metropolitana di Catania” ha auspicato il dirigente dell’Ente Rosario Leonardi, che assieme ad altri tecnici ha anche consigliato interventi immediati, appena si prevede il calo delle temperature, per non arrivare all’emergenza.
Una delle questioni emerse durante la riunione operativa è stata quella della logistica: è stato scelto in quali luoghi fare stazionare i mezzi, in modo che essi siano subito operativi in caso di neve. Fondamentale, in tal senso, è un luogo strategico come il Grande albergo che, posto a metà strada tra Nicolosi e il Rifugio Sapienza, serve per la logistica e come rinforzo ai mezzi antineve che stazionano a quote più alte.
Per quanto riguarda il versante di Linguaglossa, la riunione operativa ha confermato l’importanza della zona del Ragabo, un luogo nodale per la viabilità e ricco di strutture ricettive molto frequentata dagli amanti della neve. Ovviamente il Piano Neve terrà anche conto del versante su cui insite Maletto, che fa da cerniera tra zona Etnea e Nebrodi.
Evidenziato, infine, da tutti i presenti il ruolo svolto durante le emergenze dalle associazioni di volontariato presenti nell’ambito della Città metropolitana (Rangers Europa, Esaf di Sant’Agata li Battiati, Protezione civile Biancavilla ed Adrano, ass. Gruppo comunale protezione civile Ragalna) che mettono a disposizione i propri mezzi e volontari con coordinamento preciso e puntuale.