22 Novembre 2024

SICILIA – Problema osteoporosi, dati allarmanti

Osteoporosi-le-buone-abitudini-che-la-tengono-alla-largaUn’emergenza sanitaria, è così che l’OMS definisce l’osteoporosi, per il numero di persone che colpisce oggi e che, a causa del progressivo invecchiamento della popolazione, colpirà nei prossimi anni. Basti pensare che, in Italia, ne sono affette 3.500.000 donne e 1.000.000 uomini, con 250.000 fratture all’anno dovute alla patologia, di cui 80.000 dell’anca e 70.000 del femore[1]. In Sicilia, se ne verificano oltre 19.000 all’anno, di cui i 2/3 nelle sole Palermo e Catania. Questo numero, però rimane sottostimato, in quanto include soprattutto le fratture di femore, mentre le fratture vertebrali e del polso non sempre vengono registrate. Dati allarmanti secondo gli esperti di Stop alle Fratture, anche in Sicilia, favorito anche da una scarsa aderenza alla terapia, che porta ad un aumento del rischio di rifrattura. Questo sarà anche uno degli argomenti del IV Congresso del Gruppo Italiano di Studio in Ortopedia dell’Osteoporosi Severa (GISOOS) “Osteoporosi Severa. Nuove Acquisizioni per l’Appropriatezza Diagnostico Terapeutica”, che si tiene dal 30 giugno al 2 luglio a Palermo. L’osteoporosi è una patologia cronica degenerativa che causa un progressivo e cronico indebolimento delle ossa e che, nella sua forma più grave, chiamata Fragilità Ossea, può portare fino alla frattura, anche in assenza di traumi che la giustifichino. Spesso, la patologia rimane silente fino a questo evento traumatico che necessita di un intervento chirurgico. In seguito a questo, per evitare che si verifichi un’ulteriore frattura, è però fondamentale che la paziente venga inserita in un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) corretto. «L’aderenza alla terapia – spiega il Prof. Michele D’Arienzo, Direttore della Clinica Ortopedica dell’Università di Palermo e Co-Presidente del IV Congresso GISOOSè un fattore determinante per garantire che il farmaco prescritto abbia effetto. E’ dimostrato, infatti, che la sospensione prima del tempo, piuttosto che la mancata assunzione del farmaco, mina la sua efficacia. Purtroppo, oggi, ad un anno, solo il 50% dei pazienti aderisce alle cure prescritte per l’osteoporosi e la fragilità ossea, quindi è necessario assicurarsi che la paziente aderisca allo schema terapeutico prescritto dal proprio medico per rafforzare le ossa, nei dosaggi e per il tempo stabilito, pena il suo mancato effetto e quindi, un aumentato rischio di una nuova frattura». Uno dei motivi determinanti che portano alla mancata aderenza alla terapia è l’età e, pertanto, oltre a lei, anche chi se ne prende cura deve essere chiaramente informato sulle sue necessità. «La paziente dimessa dopo intervento per frattura da fragilità ha mediamente oltre 65 anni. – dichiara il prof. Giuseppe Sessa, Professore ordinario di ortopedia e Direttore della Clinica ortopedica dell’Università degli Studi di Catania, oltre che Vice Presidente della SIOT, una tra le sei Società Scientifiche a firmare la Campagna “Stop alle Fratture Troppo spesso, quindi, è in una condizione di debolezza e difficoltà, in cui oltre alle conseguenze del trauma deve assumere sia la cura prescritta, sia altre terapie. La conseguenza può essere che si confonda oppure che dimentichi quali farmaci prendere. E’ fondamentale, quindi, che oltre a lei, anche chi l’assiste nella quotidianità, che siano familiari o badanti, sia molto informato e attento sia alle terapie, sia alle visite di controllo periodiche».      L’importanza dell’aderenza alla terapia viene dimostrata dall’impegno di tutte le Società Scientifiche che si occupano della salute dell’osso. Tra queste, proprio GISOOS e SIOMMMS. GISOOS, con il IV Congresso “Osteoporosi Severa. Nuove Acquisizioni per l’Appropriatezza Diagnostico Terapeutica”, che si tiene dal 30 giugno al 2 luglio a Palermo. SIOMMMS, con la fondazione della Commissione Intersocietaria dell’Osteoporosi, che riunisce sette Società Scientifiche Italiane con l’obiettivo di superare le numerose criticità presenti a livello Nazionale nella gestione dell’Osteoporosi. La Campagna “Stop Alle Fratture”

‘Stop Alle Fratture’ è un’iniziativa educazionale, realizzata con il supporto non condizionante di Eli Lilly Italia, rivolta alle donne sopra i 50 anni di età per informarle sulle possibili conseguenze dovute alla fragilità scheletrica. L’iniziativa vede il coinvolgimento di prestigiose società scientifiche come la  SIOMMMS (Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro), la SIOT (Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia), la SIR (Società Italiana di Reumatologia), l’ORTOMED (Società Italiana di Ortopedia e Medicina) e il GISOOS (Gruppo Italiano di Studio in Ortopedia dell’Osteoporosi Severa) e, da quest’anno, anche il GISMO (Gruppo Italiano di Studio Malattie Metabolismo Osseo).