RANDAZZO – Ritrovato in Calabria prezioso dipinto rubato nel 2001
Era stata rubata nella Città Medievale 16 anni fa la tela a carattere religioso raffigurante il Miracolo di Gesù-Guarigione del nato cieco , ma alcuni giorni fa è stata ritrovata a Reggio Calabria. Una brillante operazione ed intuizione dei carabinieri della stazione Rione Modena di Reggio Calabria, effettuata in collaborazione con il nucleo di tutela del patrimonio culturale di Cosenza, dello squadrone eliportato cacciatori Calabria e della compagnia di Messina sud. L’opera era stata trafugata da Palazzo Clarentano, un edificio storico randazzese, di proprietà di un privato.
Un ritrovamento scaturito dalla perquisizione di due appartamenti posseduti da D. F., 64 anni, di Reggio Calabria, denunciato in stato di libertà.Uno situato nel capoluogo calabrese, l’altro a Messina. Assieme al Miracolo, sono state recuperate altre 14 opere d’arte di altissimo valore, tra cui dipinti di Dalì, Guttuso, Pinizzotto e Cappello. Tutte rinvenute a partire dal 7 febbraio, quando nel corso di una perquisizione i militari hanno ritrovato proprio il dipinto rubato a Randazzo nel 2001. L’accertamento sull’opera d’arte è stato compiuto attraverso la Banca dati opere d’arte rubate che il comando del tutela patrimonio culturale di Roma alimenta con tutte le opere d’arte che vengono trafugate e che costituisce la più importante fonte di informazioni per le opere rubate. Quando i militari dell’Arma hanno scoperto che l’uomo possedeva anche un appartamento a Messina, hanno deciso di allargare la perquisizione domiciliare anche all’immobile in Sicilia. Ed è qui che hanno rinvenuto altri tredici quadri. Tra questi, è stato possibile accertare attraverso la banca dati che tre di queste opere erano state sottratte all’esecuzione di un provvedimento giudiziario, emesso dal tribunale di Reggio Calabria su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia diretta dal procuratore capo Federico Cafiero De Raho, nel gennaio 2014, nei confronti di Gioacchino Campolo, noto imprenditore di Reggio Calabria noto come il “re dei videopoker”. In particolare, le opere riconducibili a Campolo sono un dipinto su tela raffigurante “nudo di donna”, a firma di Giuliana Cappello; una grafica raffigurante “figure su sfondo rosso”, a firma Guttuso esemplare “p.d.a”; un dipinto raffigurante “veduta urbana con persone”, a firma Mario Pinizzotto. Tutte le opere d’arte ritrovate, il cui valore è in corso di quantificazione, sono state sequestrate in attesa ulteriori accertamenti peritali per verificarne la provenienza ed attestarne il valore. Le opere rinvenute a Messina sono: dipinto su tela raffigurante “nudo di donna”, a firma di Giuliana Cappello; grafica raffigurante “figure su sfondo rosso”, a firma Guttuso esemplare “p.d.a”; dipinto raffigurante “veduta urbana con persone”, a firma Mario Pinizzotto; grafica raffigurante “albero/testa” a firma Salvator Dalì; dipinto su tela raffigurante “folla con sfondo sole rosso e volto barbuto” a firma Mario Pinizzotto; dipinto su tela raffigurante “pescatore” a firma Mario Pinizzotto; dipinto su tela raffigurante “combattimento tra due galli” a firma Mario Pinizzotto; dipinto su tela raffigurante “pescivendolo” a firma Mario Pinizzotto; dipinto su tela raffigurante “ponte vecchio”; mezzobusto in gesso policromo raffigurante “volto di gesù”; dipinto su tela raffigurante “uomo con cappello” recante la sigla “bv”; dipinto su tela raffigurante “paesaggio” recante la sigla “a.s.”; dipinto su tela raffigurante “natura morta” a firma di Giuliana Cappello.