9 Marzo 2025

LETOJANNI – Maria Manna confermata alla guida della Fisascat Cisl di Messina

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Maria Manna confermata segretaria generale della Fisascat Cisl di Messina, la federazione che tutela i lavoratori del commercio e del settore turistico. L’elezione è avvenuta al termine del Congresso provinciale che si è tenuto a Letojanni alla presenza del segretario generale della Fisascat Cisl Sicilia Stefano Spitalieri, del segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi, e della segretaria nazionale della Fisascat Cisl, Giusy Sferruzza.

In segreteria, a collaborare con Maria Manna, sono stati eletti Federica Lo Turco e Roberto Milazzo.

I lavori del congresso hanno affrontato i temi del settore, a cominciare dalla crisi del commercio che è quella a preoccupare di più. Analizzati i dati del terzo trimestre 2024, elaborati dalla Camera di Commercio, mostrano una situazione critica: solo a Messina si sono registrate 132 chiusure di attività, mentre in tutta la provincia il saldo negativo è di 355 attività chiuse. Nonostante un lieve incremento degli occupati a Messina e in provincia, lo squilibrio tra nuove aperture e chiusure resta evidente e allarmante. A Messina, infatti, ci sono state 82 nuove iscrizioni a fronte di 214 cessazioni, mentre in provincia la situazione è simile con 219 aperture contro 576 chiusure. Questi numeri testimoniano un declino continuo che richiede interventi urgenti per arginare le perdite economiche e occupazionali.

«Le cause di questa crisi – ha sottolineato la segretaria generale della Fisascat Cisl, Maria Manna – sono da ricercare nella crescente concorrenza delle vendite online, con piattaforme di e-commerce che attraggono sempre più consumatori, nell’espansione dei centri commerciali, che sottraggono clienti ai piccoli negozi e nella diffusione di negozi a basso costo, spesso con prodotti di provenienza asiatica, che riducono ulteriormente le opportunità per i commercianti tradizionali. Le attività nei centri storici, in particolare quelle di abbigliamento, regali ed elettrodomestici, sono tra le più colpite. Pensiamo, ad esempio, alla chiusura di grandi marchi come Benetton e Conbipel».

Un Focus è stato fatto sulla chiusura del negozio Benetton in città. «Ha avuto un impatto significativo, sia per la comunità che per i lavoratori, che si sono ritrovati senza lavoro, senza preavviso e con incertezze sul futuro. Circa 20 posti di lavoro persi, con il rischio che i dipendenti storici non maturino nemmeno il diritto alla pensione. Questo è il risultato di dispute economiche interne tra il gruppo Benetton e le società di affitto, che hanno portato a ferie forzate per i lavoratori e incertezze sul loro futuro. In questi casi, sono sempre i lavoratori a pagare le conseguenze delle diatribe aziendali, persone che hanno dedicato la loro vita all’azienda e si sono trovate improvvisamente in una situazione di incertezza».

Quindi l’esortazione a lavorare sul territorio perché «il sindacato ha dovuto affrontare sfide senza precedenti, dovendo proteggere gli interessi dei lavoratori durante la pandemia e, allo stesso tempo, combattere contro le conseguenze economiche della crisi. La negoziazione collettiva è diventata ancora più cruciale, per cercare di salvaguardare i posti di lavoro e le condizioni di lavoro dignitose. È fondamentale continuare a combattere il lavoro nero, incrementare le retribuzioni e difendere il potere di acquisto dei salari».

I riflettori sul turismo, invece, sono stati accesi dalla segretaria provinciale Federica Lo Turco, in particolare su Taormina che si conferma come meta di riferimento nel panorama turistico regionale. «Nel 2024, Taormina ha registrato 1.367.708 presenze turistiche, con una leggera diminuzione dello 1,45% rispetto al record storico di 1.385.401 presenze del 2023.  Le presenze straniere hanno raggiunto 1.209.815, segnando un incremento dello 0,7% rispetto all’anno precedente e costituendo l’88,5% del totale. Gli Stati Uniti hanno confermato la loro posizione di mercato principale, con 262.355 presenze, pari al 19% del totale generale e al 22% delle presenze straniere».

«È un settore fondamentale per il dato occupazionale che porta con sé – ha sottolineato il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi – è un settore che va supportato, a cominciare dal commercio che deve fare i conti con le nuove modalità di acquisto ma che gioca una partita fondamentale attorno, anche, al turismo che deve essere integrato alla parte commerciale. Guardo ai prodotti dell’artigianato locale che grazie alle piattaforme digitali potrebbe trovare un volano. Ma attenzione anche al lavoro stagionale, al lavoro nero ed incontrollato che, però, può diventare anche occupazione stabile. Il turismo deve riguardare tutta la provincia, ci sono le potenzialità: le aree interne hanno i borghi, le zone turistiche costiere godono dell’affaccio a mare. C’è, insomma, se si fa sistema e si lavora in sinergia, la possibilità di allungare la stagionalità e non relegarla solo all’estate».

Che il turismo sia un settore trainante dell’intera regione e del comprensorio di Taormina è statop sottolineato dal segretario generale della Fisascat Cisl Sicilia, Stefano Spitalieri. «È una località che fa da traino al turismo siciliano – ha detto – per questo riteniamo che si debba creare un sistema di gestione del turismo che veicoli il grande afflusso turistico che c’è in località come Taormina, ma anche Palermo, Catania, Messina, in modo da poter creare un turismo circolare che vada a toccare luoghi anche meno conosciuti, ma che fanno parte del sistema culturale della Sicilia. Pensiamo alla cultura, all’enogastronomia. Dobbiamo poter gestire il flusso turistico e indirizzarlo in maniera controllata e soprattutto diluita durante l’anno. Destagionalizzazione è e deve rimanere una parola chiave per avere un reddito tutto l’anno e permettere ai nostri giovani di lavorare qui senza essere costretti ad andare in altre località che gli permettono di lavorare per tutto l’anno».

Fondamentale anche il tema dei contratti affrontato dalla segretaria nazionale Giusy Sferruzza. «Il rinnovo dei contratti del turismo – ha detto – sono un forte segnale per i lavoratori soprattutto. Quella del 2024 è stata una stagione straordinaria, sono stati rinnovati tutti i contratti della filiera turistica, rinnovi sofferti con posizioni a volte, se non troppo spesso, distinte e distanti rispetto agli obiettivi che si volevano raggiungere. Siamo convinti che solo tramite i giusti rinnovi, anche in termini temporali, si possano garantire i giusti diritti e le tutele alle lavoratrici, ai lavoratori del settore che attendevano da troppi anni».