14 Maggio 2024

VINIMILO – Gli eventi di sabato 10 settembre

vinimilo2015Sabato 10 settembre, h. 10.00 – Comune di Milo, Centro Servizi, Piazza Belvedere

I  Territori del Nero D’Avola

Le diverse espressioni del grande vitigno siciliano

Degustazioni e prove di abbinamento con Orazio Di Maria e M. Grazia Barbagallo

Baglio del Cristo di Campobello –  Sicilia Nero d’Avola Lu Patri – 2012

Fazio – Erice Rosso Pietrasacra  Riserva  – 2009

Feudo Solaria – Mamertino Rosso Sulleria – 2013

Gurrieri  – Cerasuolo di Vittoria classico Don Vicé  2013

Marilina  – Eloro Pachino Riserva – 2009

Tasca D’Almerita –  Contea di Sclafani  Rosso del Conte – 2011

Vini saranno abbinati con gli arancini al “Trunzu di Aci” (Presidio Slow Food) della chef  Lina dei 4 Archi

Il nero d’Avola, il grande vitigno autoctono protagonista della rinascita della vitivinicultura siciliana, viene spesso considerato come avulso da legami con il territorio e come tale ha dato molte volte origine a vini anonimi e senza personalità.

La degustazione vuole, viceversa, sottolineare il legame di questo vitigno con i territori in cui viene prodotto, la sua capacità di dare vita, in purezza o in uvaggio, a grandi vini che valorizzano le specificità territoriali.

Sei vini a denominazione di origine, provenienti da varie zone di elezione del nero d’Avola, dai vigneti assolati di Pachino a quelle in quota del centro dell’isola a Regaleali, dalle colline dell’agrigentino a Campobello di Licata alla costa tirrenica dove si rievoca un vino, il Mamertino, le cui radici affondano nella storia, dal Cerasuolo di Vittoria, prima e unica DOCG siciliana, ad un’area di recente valorizzazione nei dintorni della splendida Erice.

Si proverà l’abbinamento dei vini con uno dei pilastri dello street food siciliano, l’arancino, in particolare con quello al Trunzu di Aci, presidio Slow Food, specialità della chef del Ristorante 4 Archi.

Quota di partecipazione € 20,00 – Prenotazione obbligatoria

 

Sempre Sabato 10 settembre, h. 10.00 – Comune di Milo, Centro Servizi, Piazza Belvedere:Convegno tecnico sull’Etna Bianco Superiore di Milo.

Tra storia e ricerca scientifica delle sorprendenti potenzialità del vitigno Carricante di Milo.

A cura di Salvo Foti, enologo e collaboratore storico della ViniMilo, da sempre impegnato nella valorizzazione dei vini dell’Etna e nella divulgazione delle questioni tecniche legate ai vitigni autoctoni.

Il Carricante è un vitigno antichissimo dell’Etna, selezionato dai viticoltori di Viagrande, diffuso particolarmente nel versante est del vulcano, nelle contrade più elevate dove il Nerello Mascalese difficilmente matura; fino agli anni ’50, era il più diffuso vitigno a bacca bianca della provincia di Catania.

È nel comune di Milo, in contrada Caselle, che si produce, in assoluto, il miglior  Carricante dal cui succo si ricava l’Etna Bianco Superiore, un vino dalla lunga maturazione che trova il suo naturale equilibrio chimico-organolettico non prima di due anni dalla vendemmia ed in alcuni casi dopo tre-quattro anni.

Qui i vigneti sono coltivati ad alberello — peculiarità tipica del territorio etneo — la cui caratteristica è la verticalità della vite. Sostenuto da un palo di castagno il tronco della vite tende a svilupparsi naturalmente verso l’alto, ma la pianta è anche costretta dal viticoltore a svilupparsi in verticale verso il basso per far raggiungere alle radici le parti più profonde e minerali del terreno.

Questi alberelli centenari s’intrecciano con il bosco, con i frutteti, con i noccioleti e con essi condividono le nere terrazze e il vitale terreno, permettendo al vino di assumere quelle caratteristiche aromatiche che si sprigionano nel calice.